Avviata a soluzione la vertenza dei lavoratori GEAS.
Si tratta di circa 100 dipendenti di una cooperativa incaricata di eseguire le pulizie industriali sulle carrozze di TRENITALIA, rimasti senza stipendio da oltre 4 mesi per una diatriba tra il committente e la cooperativa GEAS.
Dopo clamorose manifestazioni di protesta, culminate nell'occupazione del tetto della stazione, interventi di mediazione andati a vuoto del Prefetto, promesse della Regione Sarda e dopo tante trattative sindacali ( a Roma e a Cagliari), finalmente è arrivata la firma di un accordo giudicato positivo dai lavoratori ormai allo stremo delle forze. solo una protesta che ha messo in ginocchio il trasporto ferroviario in Sardegna ha portato a questo risultato.
Venerdì scorso, dopo una no stop, di 24 ore, è stato firmato il verbale presso l'assessorato ai Trasporti. Si lasciano alle spalle mesi di sofferenze per i lavoratori ed i loro familiari ma anche per gli utenti (ai quali il sindacato ed i lavoratori chiedono scusa). Ma, secondo il segretario regionale Fit Walter Carta, la mobilitazione è stata necessaria per salvare i posti di lavoro e raggiungere il risultato sperato.
Va riconsociuto, secondo il sindacalista, il grande contributo della Regione Sarda e dell'assessore ai trasporti Angelo Carta. Sono salvi i posti di lavoro: tutti i lavoratori transitano dal 23 dicembre alla società Consorzio Nazionale Servizi di Bologna (una cooperativa di livello nazionale). La Regione Sarda, per garantire l'invarianza di salario, erogherà, in aggiunta allo stipendio, un sussidio di 250 euro lordi al mese per la formazione. La nuova azienda (che subentra nell'appalto) si è impegnata a pagare i 2400 euro di stipendi arretrati. Va anche ricordato che la Regione aveva già erogato ai lavoratori una somma di 1350 euro come contributo straordinario. Salvo sorprese dell'ultim'ora, si chiude dunque una vicenda travagliata nella quale si è cercato di far pagare ai lavoratori il peso delle inefficienze di TRENITALIA e dei rapporti con le aziende appaltatrici. Solo l'impegno del sindacato (con la FIT/CISL in primo piano) e la tenacia dei lavoratori ha portato al risultato positivo.