KINETICA. prosegue la vertenza della Kinetica, azienda proprietaria di tre cliniche private nel cagliaritano: San Salvatore a Cagliari, Polispecialistica città di Quartu, Casa di di cura città di Quartu.
La società da tempo dichiara degli esuberi a causa delle scelte della Regione Sarda, in quanto per i fondi destinati ai privati non si effettua la compensazione tra le aziende del settore e la Kinetica ha già esaurito il suo plafond. Per questo è in piedi una trattativa con i sindacati categoria, per la richiesta degli ammortizzatori sociali in deroga. La vertenza si trascina da mesi con rimpallo di responsabilità tra Regione e Kinetica e dure lotte sindacali, sfociate, durante le vacanze di fine d'anno, anche con l'occupazione della sede di Quartu. La FPS/CISL, insieme alla CGIL, non intende firmare l'accordo, siglato invece da UIL, UGL, CSS.
Gli esuberi sono stati calcolati in 124 lavoratori su un totale di 350 complessivi, spalmati tra le tre aziende. La CISL chiede però che la "cassa" in deroga sia applicata a rotazione a tutti i lavoratori, compresi quelli attualmente impegnati nella Casa di cura San Salvatore, chiusa per lavori di ristrutturazione. Sarebbe l'applicazione di un principio di giustizia e di solidarietà che consentirebbe di rendere accettabile il sacrificio della cassa integrazione in deroga che spetterebbe per un mese ogni 7/8 ad ogni lavoratore.
L'azienda, invece, allo stato attuale, rifiuta questa soluzione lasciando a casa 36 dipendenti, colpevoli solo di essere impiegati nella casa di cura San Salvatore.
"Un braccio di ferro che, però, sottolinea il segretario della FPS di Cagliari Gianni Sainas, potrebbe risolversi positivamente con il riconoscimento delle istanze della CISL, fondate non solo sull'equità ma su un razionale utilizzo delle risorse umane, Non si può scaricare su questi soli 36 dipendenti le difficoltà della azienda.
nota a cura CISL Cagliari