11/04/2011
Dal 6 aprile in vigore la cedolare secca sui canoni di locazione, 60 giorni per decidere.
Fisco: da oggi (6 aprile) cedolare secca sugli affitti

FISCO - nota del Sicet
Entrerà in vigore oggi la cedolare sugli affitti, ovvero la tassazione agevolata al 19-21% sui redditi da locazione. Per decidere ci saranno comunque 60 giorni di tempo. Il fisco ha infatti concesso "una finestra temporale", fino al 6 giugno, per registrare i contratti che scadranno da oggi e per consentire la scelta più conveniente. E' atteso intanto, sempre per oggi, il provvedimento attuativo del direttore dell'Agenzia delle Entrate mentre la circolare con la risoluzione dei vari dubbi interpretativi e applicativi dovrebbe arrivare nel giro di una decina di giorni.
I due mesi di tempo in più "sono concessi in applicazione dello Statuto del contribuente, per dare tempo agli interessati di conoscere la nuova normativa ed eventualmente esercitare l'opzione con più consapevolezza", spiegano le Entrate aggiungendo che dall'8 aprile sarà anche disponibile sul sito Internet dell'Agenzia un software semplificato che consentirà l'esercizio dell'opzione per la nuova modalità di tassazione. E' già diviso il Paese alla vigilia dell'entrata in vigore della norma, che di fatto introduce una "flat tax". Se per la Confedilizia "è una svolta storica", i sindacati degli inquilini la bollano come "norma sbagliata" e temono "un aumento dei canoni" perchè essendoci una lieve differenza tra canoni concordati e di mercato, "con la cedolare - avverte il Sicet, il sindacato inquilini della Cisl - avremo uno spostamento di tantissimi contratti a canone contenuto e frutto della contrattazione territoriale verso quelli liberi con aumenti molto pesanti". In pratica, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale, è sui blocchi di partenza la cedolare secca sui redditi da locazione. Due aliquote: 21% per le locazioni libere e 19% per quelle concordate, questo in alternativa all'attuale sistema di tassazione progressiva.
"Una norma all'apparenza semplice - il giudizio di Guido Piran, segretario generale del Sicet - ma farraginosa all'applicazione, con tantissimi lati oscuri, sia per gli inquilini che per i proprietari. Quello che invece è certo - continua Piran - sono gli aumenti degli affitti che arriveranno dal nuovo sistema fiscale, introdotto, con la forte penalizzazione dei contratti concordati che contribuivano a calmierare il mercato delle locazioni". "Conseguentemente - spiega il segretario del Sicet - con la cedolare secca avremo uno spostamento di tantissimi contratti a canone contenuto e frutto della contrattazione territoriale verso quelli liberi con aumenti molto pesanti. La cedolare secca poi, per Piran, "porterà le maggiori riduzioni delle imposte ai proprietari con redditi elevati che potranno, per l'ultimo scaglione irpef, dimezzare le tasse sulla locazione. Un risultato "assurdo e non condivisibile" per il segretario del Sicet, "soprattutto in questa fase di crisi economica dove sarebbe necessario rilanciare i consumi diminuendo la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e i pensionati si tagliano le tasse solo ai redditi più alti. Una modifica tributaria a vantaggio di pochi che costerà però a tutti i contribuenti 1,5 miliardi di euro di gettito".