Duro confronto nella sede della Confindustria tra le segreterie confederali di CGIL CISL UIL, accompagnate dai segretari dei meccanici, chimici edili, dopo il gravissimo incidente di avantieri verificatosi alla SARAS e che è costato la vita ad un giovane operaio.
Il sindacato chiede che sia ricostruito con esattezza l’accaduto, che vengano accertate le cause e le responsabilità e che, soprattutto, siano attuate le misure necessarie ad evitare il ripetersi delle morti sul lavoro.
Nella zona industriale di Sarroch ci sono state 5 morti in 4 anni. E’ veramente troppo !! Nella mattinata de 13 aprile, si terrà un’assemblea unitaria di tutti i lavoratori dell’area e sarà proclamato un ulteriore sciopero.
Nell’attendere l’accertamento delle responsabilità da parte degli organi inquirenti, è chiaro fin d’ora che il sindacato e la CISL rifiutano la logica per la quale, a fronte di un calo dei ricavi, si agisce risparmiando sugli appalti e portando avanti la logica del massimo ribasso che non può che favorire gli infortuni sul lavoro e quelli, purtroppo, mortali. La sicurezza deve essere salvaguardata. Nel corso dell’incontro è emersa anche la volontà di ripristinare un osservatorio paritetico sulla sicurezza tra sindacati e azienda. Potrebbe essere un utile strumento che non può però essere disgiunto da un impegno straordinario sulla sicurezza: molto si fa ma evidentemente non è sufficiente. Al termine dell’assemblea, verrà stilato un documento e saranno prese ulteriori iniziative di mobilitazione perché i morti sul lavoro non si devono dimenticare.