05/05/2011
Validità contratto nazionale meccanici: il commento della FIM/CISL alle sentenze
Comunicato sulla Sentenza del Tribunale di Torino sul CCNL

Il giudice della sezione lavoro del Tribunale di Torino, su ricorso presentato della FIOM (che ha denunciato per attività antisindacale una piccola azienda che applicava correttamente il contratto nazionale 2010-2012) ricorso che chiedeva di riconoscere il contratto del 2008 “quale unico ed esclusivo contratto nazionale di lavoro valido ed efficace fino alla naturale cessazione dei suoi effetti”, ha accolto solo parzialmente tale richiesta concludendo che la permanenza del contratto 2008 vale fino alla scadenza (2011) “limitatamente ai dipendenti iscritti al sindacato ricorrente (la FIOM) e a quelli non iscritti che ne facciano richiesta”.

Le possibili conseguenze di questa sentenza di primo grado sono le seguenti:

1. il giudice ha fatto propria l’interpretazione che i contratti di lavoro, essendo contratti di diritto privato, si applicano solo agli iscritti alle organizzazioni stipulanti e ai lavoratori non iscritti che ne facciano richiesta. La qualcosa non è una novità, essendo da lungo tempo materia di pronunciamenti della Giurisprudenza. Tuttavia essa non aveva finora avuto conseguenze in quanto nessun sindacato aveva rivendicato l’applicabilità dei contratti ai soli iscritti.
2. Analogamente anche il contratto nazionale dei metalmeccanici 15 ottobre 2009 (con validità 1/1/2010- 31/12/2012) sottoscritto da FIM e UILM, secondo questa sentenza ha validità (o dovrebbe averla) per i soli iscritti e per i lavoratori non iscritti che ne facciamo richiesta. La conseguenza che ne deriva è quella che il sindacato che non firma un accordo a questo punto ha ancora di più l’onere di provare a farne uno migliore. Attendiamo sempre che questo avvenga per i contratti del 2001 e del 2003 non sottoscritti dalla FIOM.
3. Inoltre con questa sentenza viene meno il concetto di “erga omnes” cioè l’applicazione a tutti i lavoratori, di uno stesso settore, di un CCNL unico.
4. La conseguenza pratica di questa sentenza potrebbe essere che l’azienda in questione per adempiere all’ordine del giudice, ai lavoratori iscritti alla FIOM continuerà (fino alla fine del 2011) ad applicare il CCNL 2008 e conseguentemente non dovrà più riconoscere i trattamenti economici migliorativi stabiliti con il CCNL 2009 (68 euro mensili già erogati e altri 42 euro dal 1-1-2012)
5. La FIOM ha dichiarato che tali aumenti devono essere considerati un anticipo unilaterale erogato dalle imprese. Se facessimo nostra questa libera interpretazione della FIOM (non fatta propria dal Giudice) i contratti nazionali, per definire gli aumenti salariali sarebbero finiti. Ci penserebbero le aziende a erogare unilateralmente.
6. Il contratto di cui la FIOM rivendica la permanenza (quello del 2008) prevedeva una scadenza fino al 2011 per la parte normativa e fino al 31-12-2009 per la parte economica. Non si capisce, perciò, perché la FIOM, se è convinta della sua posizione, fin dalla fine del 2009 non abbia provveduto ad avanzare richieste di aumento.

Il successo della FIOM (in questo ricorso) si rivela quindi una sconfitta, in quanto si devono affidare alla bontà delle aziende perché i trattamenti salariali non vengano recuperati ai loro iscritti..

La sentenza di Torino non cambia la situazione contrattuale dei lavoratori metalmeccanici. Il contratto del 2009 che ha fissato aumenti salariali e miglioramenti normativi è pienamente legittimo, e continuerà ad essere applicato in tutte le aziende e a tutti i lavoratori metalmeccanici.
Peraltro non si è mai visto un ricorso contro un accordo che migliora le condizioni dei lavoratori. Per una pura questione di principio la FIOM è riuscita nell’intento di portare un attacco al contratto nazionale di lavoro e rendere incerto il trattamento economico e normativo dei suoi iscritti. Con un colpo solo è riuscita a dimostrare come, in realtà al di là delle parole, la FIOM non sia davvero interessata a difendere il ruolo del contratto nazionale di lavoro.

Solo contrattando e sottoscrivendo accordi, come fa la FIM, si possono davvero tutelare i lavoratori senza infilarsi in avventure che possono produrre risultati dannosi per tutti.


La Segreteria Nazionale
Fim Cisl