04/10/2005
Lavori socialmente utili: martedì 11 ottobre manifestazione a Cagliari
Il comunicato delle segreterie regionali CGIL CISL UIL:

Nei mesi scorsi CGIL CISL UIL regionali e territoriali hanno esercitato una serie di azioni nei confronti dell’assessorato al lavoro, tendente a spingere per la stabilizzazione dei L.S.U.
E’ stato attivato un tavolo di confronto con gli enti locali e la regione doveva predisporre progetti speciali regionali per circa 700 lavoratori, che dovevano essere finanziati da fondi del Governo.
Ad oggi, le prospettive di stabilizzazione riguardano non più di cento lavoratori e pertanto il problema rimane sostanzialmente insoluto.

Gli enti locali non hanno ancora fatto seguire alle dichiarazioni di disponibilità, operazioni concrete né in direzione dell’assunzione diretta né per la costituzione di società interamente controllate dagli enti o miste con INSAR, finalizzate alla gestione di servizi del singolo comune o di comuni associati. Gli enti locali scaricano sui limiti imposti dalle leggi nazionali sulle assunzioni e sui tagli che il Governo opera sulle risorse da destinare loro responsabilità, visto che da dieci anni utilizzano i lavoratori socialmente utili e che molti di questi enti riconoscono di non poterne fare a meno. Per questo le OO.SS. denunciano l’opportunismo di molti enti locali e ritengono che vadano avviate forme di lotta efficaci per rompere con un comportamento che assume il lavoro nero come dato strutturale.

Il Governo, smentendo se stesso, non intende più contribuire alla realizzazione dei progetti interassessoriali di stabilizzazione di circa 700 LSU che la Giunta ha presentato dopo il confronto con le OO.SS.. Il Governo si giustifica dicendo che i fondi previsti sono stati già spesi per gli ammortizzatori sociali; così la Sardegna resta penalizzata due volte essendo la regione che ha fatto meno uso di quei fondi e al contempo perde l’intervento per la stabilizzazione di LSU.

La Giunta regionale non ha recepito la richiesta di intervenire su questa materia utilizzando le prerogative che la legge le assegna in materia di mercato del lavoro, Che l’assessore si sia impegnato a presentare un emendamento al DDL sul mercato del lavoro, che andrà in discussione prossimamente in Consiglio Regionale è un fatto positivo, ma rimane l’esigenza di sviluppare un ragionamento di prospettiva; la Giunta deve dire con chiarezza se e come intende affrontare il problema LSU, definendo nella finanziaria regionale adeguate poste di bilancio e come intende porre al Governo il rispetto degli impegni in vista della definizione della finanziaria nazionale.

In base a queste considerazioni, le OO.SS, pur mantenendo con la Giunta il confronto di merito sui singoli problemi, ritengono conclusa questa fase caratterizzata dall’analisi della situazione e dalla ricerca comune di soluzioni e avviano una fase di mobilitazione in tutti i territori che culminerà in un’assemblea regionale davanti alla Regione in viale Trento a Cagliari il giorno 11 ottobre alle ore 9,30.