06/05/2011
CISL e UIL non condividono lo sciopero della CGIL del 6 maggio.
"Cisl e Uil non condividono la decisione della Cgil di effettuare uno sciopero generale nazionale per il 6 maggio". Lo affermano i segretari regionali dei due sindacati, Mario Medde e Francesca Ticca, in vista dell'agitazione di domani, che coinvolgera' anche la Sardegna, indicata come "scelta unilaterale, concomitante con importanti elezioni amministrative, e dalla forte connotazione politica che tende ad identificare le lotte sociali con l'opposizione politica". "Di fronte alle motivazioni dello sciopero generale nazionale, scompaiono le ragioni che in Sardegna hanno portato, nelle vertenze per il lavoro, ad una necessitata unita' di azione", argomentano i due leader di Cisl e Uil. "Al contrario, inserire le difficolta' della Sardegna, e gli obbiettivi unitariamente perseguiti nelle motivazioni dello sciopero nazionale, apparirebbe una operazione del tutto strumentale e dannosa per le opzioni unitarie in campo nelle numerosissime vertenze aperte e nelle iniziative per chiedere che Stato e Regione onorino gli impegni assunti con l'Isola". "La vertenza Sardegna, per il lavoro, lo sviluppo e le riforme", ribadiscono Medde e Ticca, "necessita di una forte carica unitaria al di fuori delle logiche di schieramento e senza identificare lotta sociale e lotta politica, cosi' come abbiamo dimostrato, autonomamente, in tutti questi anni nei confronti delle maggioranze di destra, di centro e di sinistra.
In questa direzione il 21 maggio e il 18 giugno a Roma, Cisl e Uil terranno delle iniziative sui problemi del fisco, della non autosufficienza e dello sviluppo nel meridione".