27/05/2011
Presentato piano provinciale servizi minimi trasporti.
La commissione provinciale ai trasporti della Provincia di Cagliari ha convocato le organizzazioni sindacali per illustrare il Piano di individuazione dei servizi minimi nell’area in continuità urbana di Cagliari.
Gli obiettivi generali del piano sono, secondo l’elaborato presentato:
- la soddisfazione delle esigenze di trasporto degli utenti che utilizzano il sistema di trasporto collettivo;
- l’acquisizione di nuove quote di mobilità in relazione agli spostamenti per motivi di lavoro, studio o servizi alla persona;
- l’incentivazione dell’accessibilità ai mezzi collettivi e l’intermodalità (ferro/gomma urbano/extraurbano) anche ai fini del miglioramento di coesione del territorio;
- l’individuazione di uno schema progettuale che tenda al raggiungimento dello 0,35 tra ricavi da traffico e costi totale, al netto del costo delle infrastrutture;
- il miglioramento dell’affidabilità del servizio.

Nel documento, che consta di centinaia di pagine, vengono anche indicati gli obiettivi specifici:

- Rendere coerenti gli interventi con il cambiamento delle dinamiche urbane ed una equa distribuzione dei servizi di TPL nel territorio.
- Eliminare le sovrapposizioni tra i diversi sistemi di trasporto.
- Mantenere l’assetto per le corse scolastiche.
- Aumentare i livelli di accessibilità, qualità, sicurezza nel rispetto dei vincoli economici e ambientali.
- Individuare e definire l’assetto funzionale dei nodi di interscambio e dei principali itinerari di transito in campo urbano.

I servizi minimi devono naturalmente assicurare le esigenze della categorie più deboli (studenti, persone con ridotta capacità motoria, nonché la riduzione della congestione del traffico e l’inquinamento acustico ed atmosferico.

Il progetto, prima di diventare definitivo, sarà soggetto alle osservazioni dei 16 Comuni interessati, dei sindacati, delle associazioni, delle aziende di trasporto.

Sono stati presentati tre scenari: sistema a corridoio (quello prescelto dalla Provincia) con i mezzi che arrivano dalla periferia al centro; scenario attestamenti e scenario orbitale: quest’ultimo penalizzato a causa della carenza delle infrastrutture (vedi SS 554), mancato completamento rete metro etc.

Su questi aspetti, la CISL, presente all’incontro con il segretario generale Fabrizio Carta e Ignazio Lai della FIT, è intervenuta sottolineando l’importanza del piano, anche in relazione ai tagli ventilati dalla regione (anche se l’accordo tra CGIL CISL UIL e Regione Sarda dei giorni scorsi sembra averli scongiurati) e all’aumento dei costi del trasporto pubblico locale. Il metodo del confronto e della condivisione appare positivo perché solo così si potrà arrivare a risultati concreti.
Tre sono le priorità, a parere della CISL: i trasporti verso la zona industriale ed i luoghi di lavoro, in genere, il pendolarismo degli studenti e dalle zone interne, la sopravvivenza dei servizi a chiamata per i disabili.
Occorre anche che il piano sia dinamico e si adatti alle modifiche e alle esigenze sempre nuove anche perché lo scenario orbitale, con parcheggi di scambio, sarebbe certamente più funzionale anche se, oggi, impraticabile a causa delle carenze delle infrastrutture stradali. Su di esse, la CISL ha rilanciato la necessità dell’impegno comune (forze sociali, imprenditoriali e istituzioni) per spingere sulla realizzazione e completamento delle opere come la 195, la 554 etc.

Infine, in vista della prossima riunione già fissata per il 14 giugno prossimo, la CISL si è impegnata a presentare delle osservazioni più puntuali dopo aver esaminato compiutamente il piano proposto.