COMUNICATO FISASCAT NAZIONALE
nel corso dell’incontro del 1° giugno u.s. il Ministero dell’Istruzione ci ha ufficializzato il ritiro della Direttiva n. 103 del 30 dicembre 2010 come da impegno già assunto in sede del Ministero del Lavoro nel corso dell’incontro del 18 Maggio 2011.
Proprio sulla base degli impegni assunti nel sopracitato incontro, le imprese hanno provveduto ad inviare le lettere di revoca della procedurA.
Durante l’incontro con il Ministero dell’Istruzione è emersa la necessità di procedere ad una riduzione dei costi attualmente sostenuti per i servizi di pulizia delle scuole ed a tal proposito si è individuato il seguente percorso tutto da approfondire e verificare:
•Proroga degli appalti in essere (appalti storici svolti sia da imprese che da cooperative sociali di tipo “B”, ex LSU occupati tramite consorzi) fino alla data di conclusione della gara di appalto sviluppata a livello nazionale tramite la CONSIP (la stessa ha dichiarato che occorrono oltre due anni dalla data dell’incarico);
•Attivazione immediata del percorso di ottimizzazione;
•Verifica della consistenza del personale che può accedere da subito, anche attraverso l’utilizzo di una forma di ammortizzatore sociale, al prepensionamento entro due anni;
•Verifica delle ulteriori possibilità di riduzione di costi, fermo restando la continuità dei rapporti di lavoro;
Questi quattro aspetti sono i punti fondamentali sui quali si procederà nell’ulteriore incontro presso il Ministero del Lavoro nella giornata del 7 Giugno p.v.
Come Fisascat al fine di accelerare i tempi abbiamo proposto, che come primo passo in funzione della riduzione dei costi, si vada ad individuare immediatamente il numero delle persone collocabili in pensione, prendendo maggior tempo per effettuare le altre verifiche.
Vogliamo sottolineare che la battaglia che è già stata vinta ci ha permesso di far ritirare la Direttiva e soprattutto di fare ritirare tutte le lettere di licenziamento, questo è stato possibile perché è maturata la convinzione che va salvaguardata l’occupazione ed il reddito dei lavoratori occupati in questi servizi, noi pensiamo che occorra procedere sulla strada della riduzione dei costi dando uno sbocco reale alle problematiche dei lavoratori, salvaguardando il servizio di pulizia nelle scuole reso alla collettività scolastica.