11/06/2011
Autorità Portuale: si inasprisce la vertenza, nuovo sciopero di 6 ore proclamato da FIT/ CISL e UILTRASPORTI.
SCIOPERO DI 6 ORE ALL'AUTORITA' PORTUALE.

Si inasprisce la vertenza dei lavoratori dell'Autorità Portuale. Sei ore di sciopero sono state proclamate dalle segreterie della FIT/CISL e della UILTRASPORTI nei giorni 20/21/22 giugno dalle ore 10 alle 12 di ognuno di questi giorni.
Numerose le rivendicazioni all'origine dell'agitazione, ben spiegate in un volantino inviato all'Autorità Portuale, alla Prefettura e per conoscenza all'ASSOPORTI, alla Corte dei Conti e al Ministero delle infrastrutture.
Già l'anno scorso il sindacato (in quell'occasione si era unita anche la FILT/CGIL poi dissociatasi nelle ultime azioni sindacali) aveva chiesto all'Autorità Portuale di Cagliari la sospensÍone delle procedure di mobilítà intercompartimentale avviata con
provvedimento del 4 giugno 2010 per l'assunzione dí due unità di personale con qualifica di "quadro" e una più puntuale verifica delle altre figure professionali individuate nella pianta organica approvata dal
Comitato Portuale e dal Ministero vigilante, nelle more della definizione dei carichi di lavoro e del mansionario.
Veniva in seguito proclamato uno sciopero e la FIT chiedeva, ripetutamente nel corso del 2011, spiegazioni anche al Ministero delle infrastrutture. Spiegazioni peraltro mai arivate, mentre l'Autorità portuale assumeva un atteggiamento non curante delle relazioni sindacali e non prendeva in considerazione alcuna le richieste del sindacato.
Nel documento di CISL e UIL si evidenzia che l'Autorità Portuale agisce:
- senza conoscere le effettive esigenze degli uffici, non avendo provveduto aila rilevazione dei
carichi di lavoro e risultando pertanto sconosciute all'Ente le professionalità in essere e, di
conseguenza, quelle eventualmente necessarie;
- senza che esista alcun documento che definisca I'attuale organizzazione del lavoro all'interno dell'Ente, atteso che il vigente mansionario risulta oggi del tutto inapplicabile dato il lungo tempo trascorso dalla sua emanazione, avvenuta nel febbraio 2003;
- senza tener conto di quelle che sono le esígenze degli uffici segnalate dai relativi dirigenti, anche in presenza diformali pareri contrari degli stessi (area tecnica) alle suddette assunzioni, ragione
per la quale nel già menzionato provvedimento di indizione delle procedure di mobilità figura una
firma diversa al posto di quella del dirigente interessato;
- violando l'art. 2 del CCNL (Contratto Collettívo nazionale dei Porti) in materia di assunzione del
personale, non avendo mai provveduto a fissare i criteri aziendali (in merito ai quali aveva,
peraltro, l'obbligo di informare sía le RSA che le OO.SS. territoriali e regionali di categoria), né
tantomeno a nominare apposita commissione per la selezione del personale, come
espressamente previsto dal suddetto art. 2;
- disinteressandosi dell'esistenza di 2 ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica e di 5 ricorsi al giudice del lavoro su 28 unità di personale con qualifica non dirigenziale.

Insomma una situazione molto pesante che ha portato alla proclamazione dello sciopero. Il 14 ci sarà una convocazione della FIT e della UIL TRASPORTI (che hanno proclamato lo sciopero).
in allegato la lettera di FIT e UILTRASPORTI a firma di Corrado Pani e di Piefranco Meloni.