MANOVRA
Bonanni: "Su misure ingiuste la Cisl si prepara ad una forte mobilitazione"
La Cisl non concorda su alcune misure contenute nella manovra, con particolare riferimento al blocco delle pensioni. A riguardo, il segretario generale Raffaele Bonanni, intervistato dal Tg3, ha affermato come la questione che coinvolge i pensionati ''sia ingiusta'' e ha fatto sapere: ''Nelle prossime ore ci mobiliteremo come Cisl, sia a Roma, sotto il Parlamento, sia nei vari posti d'Italia, arriveremo a mobilitazioni dappertutto, sia per loro sia per il pubblico impiego''. Pur concordando con la necessità del rigore dei conti pubblici , condizione indispensabile per la crescita e la salvaguardia dello stato sociale,.la confederazione guidata da Raffaele Bonanni chiede "la correzione, sul piano previdenziale, della misura socialmente ingiusta che riduce al 45% la rivalutazione rispetto all'inflazione delle pensioni da 3 a 5 volte il minimo; per quanto riguarda il problema della riduzione dei costi della politica, che la manovra dilaziona troppo nel tempo, chiede la necessità di un intervento immediato dei presidenti di Senato e Camera perché da subito siano attuati provvedimenti efficaci utili ad un adeguato e tempestivo recupero di risorse; nel pubblico impiego, sottoposto ora, oltre a misure rigorose sulla contrattazione nazionale, anche al blocco del turnover, va rafforzato il pieno esercizio della contrattazione integrativa decentrata per la redistribuzione a favore dei lavoratori del 50% delle economie di gestione, ponendo fin d'ora le premesse che la riorganizzazione e la maggiore produttività del settore pubblico permettano il reperimento delle risorse per il rinnovo dei contratti dopo il 2013". E ancora: "La riduzione dei trasferimenti alle Regioni e agli enti locali e dei costi impropri della sanità, sulla base dei costi standard, dovrà essere accompagnata dalla salvaguardia dei livelli essenziali delle prestazioni alle comunità e alle persone, attraverso una rigorosa riqualificazione della spesa che riduca sprechi e inefficienze. In questo ambito va individuato un primo stanziamento per il fondo per la non auto sufficienza previsto dalla legge delega sulla riforma fiscale e dell'assistenza. Va evitato che nel contempo cresca la pressione fiscale addizionale regionale e territoriale". Il comitato esecutivo della Cisl chiede inoltre "il sollecito avvio dell'attuazione della delega della riforma fiscale, anche con l'anticipazione della tassazione al 20% delle rendite finanziarie e l'introduzione in accordo con i paesi Ue della tassazione delle transazioni finanziarie; per lo sviluppo, oltre ai positivi interventi per la detassazione del salario di produttività, per le agevolazioni fiscali per le imprese create da giovani under 35 e per la liberalizzazione del collocamento, anche alle associazioni e agli enti bilaterali, il mantenimento delle risorse stanziate per infrastrutture, reti ed aree sottoutilizzate e l'attuazioni di misure efficaci per una loro rapida utilizzazione, anche con l'esercizio di poteri sostitutivi, in materia di opere pubbliche e di fondi per il Sud; l'armonizzazione con il lavoro dipendente delle aliquote previdenziali per il lavoro a progetto e il lavoro autonomo".