INFORTUNI SUL LAVORO a Cagliari e in Sardegna.
Si c'è la diminuzione ma, in sostanza, si ritorna ai livelli del 2008.
Nella provincia di Cagliari, nel 2010, si sono registrati 5526 infortuni sul lavoro. La riduzione percentuale è stata del 4,8%, superiore sia al dato nazionale (- 1,9%) sia a quello regionale (-4,3%).
- I casi mortali nel 2010, in provincia di Cagliari, sono stati 5 contro i 13 del 2009. La tendenza è in linea con quella nazionale (da 1053 a 980) e con quella regionale (da 41 a 27)
- La diminuzione degli infortuni e di quelli mortali, in particolare, segna per la Sardegna e per Cagliari un’inversione di tendenza perché il 2009 era stato un annus horribilis. In effetti i morti sul lavoro nel 2008 erano stati 28 e quindi, sostanzialmente, si ritorna a quel dato. Tutto ciò è positivo ma anche qui si deve sottolineare che l’occupazione è sostanzialmente ferma, il tasso di inattività, specie femminile e giovanile, è forte e tutto ciò non può che incidere sui dati statistici. Si pensi che il lavoro in edilizia e in genere nei settori industriali è in picchiata da tempo e che questi sono i settori più esposti al rischio infortuni sul lavoro.
- La ripartizione degli infortuni sui settori. In agricoltura si sono verificati 103 incidenti (-3,6%) rispetto al 2009 e nessun caso mortale. Nell’industria e servizi gli infortuni sono stati 4792 (-54%) sul 2009, dei quali 4 mortali. Infine, trai dipendenti in conto stato, gli infortuni sono 331 con un morto sul lavoro.
- Infortuni stradali: inversione di tendenza anche per gli incidenti stradali (in occasione di lavoro) con una diminuzione percentuale del 14,4% e tre incidenti mortali (contro i 7 del 2009) tutti nell’industria.
- Infine un solo incidente mortale “in itinere”, anch’esso nell’industria. Nessun caso mortale, in provincia di Cagliari, tra i lavoratori stranieri (1 a Olbia) e tra gli apprendisti.
I dati, brevemente riportati e disponibili dai dati ufficiali INAIL, ci dicono che la Provincia di Cagliari, per fortuna, vede diminuire fortemente sia gli infortuni in generale che quelli mortali. Per questi ultimi, si deve però osservare che, tolto il picco purtroppo terribile del 2009, si ritorna ai livelli del 2008.
Se quindi si pondera il dato degli infortuni con la crisi occupazionale ancora in essere, anche nella provincia cagliaritana, si deve osservare che bisogna attivarsi ancora di più per eliminare o, perlomeno ridurre il dilemma tra un lavoro che non c’è ed un lavoro che c’è, ma può uccidere.
Nell’ultimo anno, sia in CONFINDUSTRIA che con la CONFAPI che negli enti bilaterali, specie con l’EBAS, si stanno costruendo modelli di confronto per affrontare in via preventiva il problema della sicurezza, anche affrontando il problema degli appalti al massimo ribasso.
La promozione della bilateralità, della formazione e della cultura della sicurezza, la costruzione di un sistema di rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLST), importante specie in un territorio dove le micro imprese sono il tessuto connettivo dell’economia, rappresentano uno dei
fattori fondamentali per affrontare e risolvere alla radice il problema.
Nella sezione documenti le tabelle