29/07/2011
Contributo unificato per i procedimenti del lavoro. Istruzioni per l'uso.
Contributo unificato per la cause di lavoro e per quelle previdenziali.

La recente manovra finanziaria approvata dal Parlamento, ha abolito, parzialmente, la gratuità delle cause previdenziali e del lavoro, assoggettandole al pagamento del contributo unificato. Rispetto alla prima stesura della legge, è stato aumentato il reddito al di sotto del quale sussiste la gratuità.
Il pagamento del contributo è ora dovuto dalle parti titolari di un reddito Irpef pari a tre volte il reddito massimo richiesto per l'accesso al gratuito patrocinio, ovvero almeno 31.884,48 euro (inizialmente la manovra lo aveva fissato a 21.256,32 euro). Tale soglia è incrementata di € 1032,91 per ogni familiare convivente.
Il reddito a cui fare riferimento è quello imponibile ai fini dell’IRPEF, risultante dall’ultima dichiarazione. Se l’interessato convive con il coniuge o altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. Ai fini della determinazione dei limiti di reddito, si tiene conto anche dei redditi che per legge sono esenti dall'IRPEF o che sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, ovvero ad imposta sostitutiva.
Ad eccezione dei casi di coloro che hanno un reddito al di sotto della soglia, si dovrà pagare una somma di € 37,00 per i primi due gradi di giudizio. L’importo è ridotto alla metà per i procedimenti speciali e cautelari (decreti ingiuntivi).
Per quanto riguarda i procedimenti di lavoro (con esclusione di quelli previdenziali) in Cassazione, è prevista una graduazione dell’importo del contributo a seconda del valore della causa.
Bisogna però dire che alcuni Tribunali, tra i quali quello di Cagliari, applicano quest’ultima clausola ai procedimenti di lavoro anche nelle prime due fasi di giudizio.
La confederazione nazionale si sta adoperando affinché sia diramata una circolare interpretativa che chiarisca una problematica piuttosto complicata.
In ogni caso, il nostro Ufficio Vertenze, all’atto del rilascio del mandato ai nostri avvocati convenzionati, farà firmare all’interessato un’autocertificazione dalla quale risulti che il reddito sia inferiore alla soglia di € 31.884,48.
Qualora il reddito sia superiore alla soglia, si concorderanno con l’Ufficio Vertenze le modalità per il pagamento anticipato del contributo.