19/10/2005
Saras raffinerie incontra CGIL CISL UIL sul carico imprese
Il giorno 17 Ottobre 2005, presso la Confindustria di Cagliari, si è tenuta la riunione periodica con la Saras per analizzare i problemi dell’area della raffineria e i relativi dati consuntivi e di previsione dei carichi delle imprese d’appalto operanti nel perimetro industriale.
Presenti le Segreterie Confederali di Cagliari di CGIL CISL e UIL con le Federazioni di Categoria dei Chimici, dei Metalmeccanici e degli Edili.
Per la Cisl Cagliaritana era presente Mimmo Contu, Segretario Territoriale accompagnato dai Segretari di Categoria: Marco Nappi, Femca- Salvatore Lai, FSM, Gianni Abis, Filca.

L’analisi rappresentata dalla Saras ha messo in evidenza per l’anno 2005 un mantenimento dei livelli occupazionali previsti ad inizio d’anno che stabiliva una media di 844 occupati nelle varie imprese di appartenenza, mentre per l’anno 2006 si registra un significativo aumento di forza lavoro che dovrebbe assestarsi intorno ai 1024 occupati.
L’azienda ha spiegato che tale aumento sarà dovuto all’effettuazione di investimenti per il miglioramento delle performance produttive degli impianti che si concentreranno in particolare nei mesi di marzo e aprile 2006, dove si registreranno picchi occupazionali intorno alle 1730 unità lavorative.
Gli investimenti saranno finalizzati all’adeguamento delle benzine Saras agli Standard Europei e Mondiali trasformandole a 10 PPM.in una logica di competitività del sistema della raffinazione Mondiale.
Rimane da affrontare il problema di un maggiore recupero di efficienza e produttività, cercando di superare congiuntamente con le imprese e le OO.SS, alcune problematiche riferite a cumuli di ore lavorate non totalmente produttive, nonostante rispetto all’inizio dell’anno si registrino miglioramenti pari al 25%.
La Direzione della Saras ha affermato che in un sistema di grande competitività internazionale bisogna puntare sempre di più e in modo misurato e preciso sulla qualità e affidabilità degli impianti e delle manutenzioni, sia quelle programmate ma in particolar modo, su quelle ordinarie migliorative.
L’obiettivo e di creare dei lavori “Polmone” su cui indirizzare i lavori delle imprese, nei momenti improduttivi dell’area manutenzioni.
A parere del segretario della CISL di Cagliari Mimmo Contu è importante sostenere la logica dei cerchi concentrici, considerato che nelle varie ipotesi aziendali non si esclude una parte di forza lavoro, anche da imprese non Isolane.
A tale proposito, il sistema dei cerchi concentrici punta a favorire le maestranze Sarde in tutti processi di sviluppo occupazionali, dandogli priorità dell’impiego nell’area, tenendo per ultimo il ricorso a trasfertisti della Penisola.
Chiaramente questo processo vale anche al contrario, per meglio dire quando superati i” picchi occupazionali” si inizierà a registrare i “Flessi”, per essere più chiari e auspicabile che i lavoratori che lasciano in anticipo l’area, siano quelli della Penisola, (n.d.r.).
In buona sostanza, la riunione è stata considerata positiva per la stabilità di lavoro nell’area mentre sarà comunque necessario affrontare alcune diseconomie del sistema con miglioramenti organizzativi che puntino maggiormente alla specializzazione delle professionalità locali ed al consolidamento delle imprese, considerate storiche.
A cura UST/CISL CAGLIARI