24/08/2011
Manovra del Governo: la Cisl, con la Uil, dal 1° settembre di fronte al Senato per protestare e modificare il provvedimento.
LA CISL potesta contro la manovra. Sit in dal 1° settembre,


"Oggi ci troviamo in una crisi molto profonda. Si puo' risalire, ma serve una forte discontinuità, coraggio e al tempo stesso una grandissima unita' come diceva ieri Napolitano". Lo ha dichiarato nel corso della conferenza stampa al suo arrivo al meeting di Rimini, il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. "Di fronte all'attuale situazione economica - ha spiegato - quello che serve al Paese e' una conversione vera e propria della classe politica e dirigente. Serve il coraggio - ha osservato - non i giochetti che vedo in questi giorni, servono una fortissima discontinuita' e una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti, governo, imprenditori ed anche da parte del sindacato. Una discontinuita' forte che faccia sì che la classe dirigente riprenda il piglio della credibilita' che ha perso: una classe politica dedita allo sperpero e alle regalie per ottenere consenso. Dobbiamo mettere mano al debito e affrontare i problemi con coraggio. Ma purtroppo per trent'anni la classe dirigente italiana non lo ha fatto. La politica sia attenta. Vedo che vogliono allontanare il calice amaro ma lo devono bere nell'interesse della credibilita' della politica e del Paese". Per Bonanni nelle pieghe della discussione sulla manovra finanziaria che si apre in Parlamento occorre ''trovare una soluzione per far pagare di piu' chi ha di piu' e chi non ha la ritenuta alla fonte e occorre poi che i costi della politica siano davvero cambiati, anche quelli delle amministrazioni locali. E' inutile pestare l'acqua nel mortaio di chi paga fino all'ultimo centesimo. E invece adesso non e' cosi': sui costi della politica finira' 'a coda di sorcio', ovvero si stanno mettendo d'accordo tra di loro per aggiustarsela. E non essendo credibile sulla riduzione dei propri costi la politica non puo' chiedere di toccare le pensioni. Non siamo disposti a discutere di pensioni di fronte a questo comportamento elusivo. Non vogliamo toccare le pensioni finche' non vediamo fare sacrifici anche ad altre categorie. Siamo con l'acqua alla gola e quando si e' con l'acqua alla gola si va prima da chi ha di piu'. Finche' non vediamo fare sacrifici non chiederemo alla gente di fare altri sacrifici sulle pensioni. Amministrare significa prendersi le responsabilita', la politica dia il buon esempio" ha concluso.

Ed in merito alla richiesta da parte della Cgil agli altri sindacati di muoversi congiuntamente sul fronte economico e del lavoro Bonanni ha osservato: "Con Susanna Camusso e la Cgil torneremo a fare le cose insieme quando la segretaria si sgancera' dalla politica e tornera' nel consesso sindacale come dovrebbe fare un sindacato". Il segretario ha inoltre ricordato di aver proposto un'iniziativa alla Camusso sulla Val di Susa "che e' una vergogna per l'Italia, ma lei ha preferito non scontrarsi con i centri sociali. Abbiamo proposto di fare qualcosa insieme su costi politica, ma ci hanno detto che siamo qualunquisti: ma i veri qualunquisti sono quelli che fanno finta di non vedere". E sull'ipotesi di uno sciopero generale per contestare la manovra finanziaria varata dal governo e in discussione nelle prossime ore in Parlamento, il Segretario della Cisl ha osservato: ''Non faremo uno sciopero generale ne' copieremo i sindacati greci. Magari le iniziative le faremo di sabato e di sera senza bandiere di partito e uomini politici''.