In un ordine del giorno, approvato all'unanimità dai componenti del Comitato provinciale dell'INPS di Cagliari, viene presa in esame la gravissima situazione, vissuta dall'Istituto a Cagliari. L'inps della provincia di Cagliari (vecchia provincia) ha un bacino di
di 793.913 residenti, con 43.913 Lavoratori Parasubordinati; 21.978 Aziende attive, 18.500 Artigiani, 23.000 Commercianti, 7.000 Coltivatori Diretti, 176.786 Pensionati, all’emissione di oltre 35,000 DURC e decine di migliaia di prestazioni temporanee per CIGO, CIGS, DS, Mob. A questa massa di utenti corrisponde una forte carenza di organico, determinata dai tagli attuati dal Governo e dal blocco delle assunzioni, nonché dal mancato rinnovo del contratto a decine di lavoratori interinali che assicuravano lo svolgimento di mansioni importanti e delicate. Tutto ciò ha portato a forti ritardi nell'erogazione delle prestazioni alla categorie più deboli (pensionati, cassaintegrati etc.).
Tale ritardi sono intollerabili e contrari all'immagine che vuol trasmettere all'esterno l'INPS.
L'ordine del giorno, ha commentato Mimmo Contu segretario della Cisl di Cagliari e componente del Comitato per la Cisl, insieme ad Augusto Mameli, è stato determinato da un'attenta analisi della situazione degli organici, dai ritardi nell'erogazione delle prestazioni e dalle forti proteste che i patronati, i sindacati e le forze sociali hano inoltrato all'Istituto, rendendosi portavoce degli interessi dei più deboli. Perciò il comitato invita Le Forze Politiche e le Istituzioni Provinciali e Regionali, considerato l’importante ruolo che l’Istituto esercita, nell’ambito dello Stato Sociale e del mondo produttivo, ad assumere e porre in essere le necessarie iniziative verso gli Organi Centrali dell’Istituto e dei Ministeri Competenti affinché nei tempi più brevi possibili l’organico dell’I.N.P.S. di Cagliari possa essere adeguato in relazione ai compiti e al carico di lavoro assegnatigli, tenuto conto anche della popolazione residente nel proprio ambito territoriale di competenza, onde evitare danni personali e ingiustizie profonde.