07/09/2011
Ritardi nei pagamenti delle pensioni di invalidità all'INPS di Cagliari. Ordine del giorno del Comitato.
In un ordine del giorno, approvato all'unanimità dai componenti del Comitato provinciale dell'INPS di Cagliari, viene presa in esame la gravissima situazione, vissuta dall'Istituto a Cagliari. L'inps della provincia di Cagliari (vecchia provincia) ha un bacino di
di 793.913 residenti, con 43.913 Lavoratori Parasubordinati; 21.978 Aziende attive, 18.500 Artigiani, 23.000 Commercianti, 7.000 Coltivatori Diretti, 176.786 Pensionati, all’emissione di oltre 35,000 DURC e decine di migliaia di prestazioni temporanee per CIGO, CIGS, DS, Mob. A questa massa di utenti corrisponde una forte carenza di organico, determinata dai tagli attuati dal Governo e dal blocco delle assunzioni, nonché dal mancato rinnovo del contratto a decine di lavoratori interinali che assicuravano lo svolgimento di mansioni importanti e delicate. Tutto ciò ha portato a forti ritardi nell'erogazione delle prestazioni alla categorie più deboli (pensionati, cassaintegrati etc.).
Tale ritardi sono intollerabili e contrari all'immagine che vuol trasmettere all'esterno l'INPS.
L'ordine del giorno, ha commentato Mimmo Contu segretario della Cisl di Cagliari e componente del Comitato per la Cisl, insieme ad Augusto Mameli, è stato determinato da un'attenta analisi della situazione degli organici, dai ritardi nell'erogazione delle prestazioni e dalle forti proteste che i patronati, i sindacati e le forze sociali hano inoltrato all'Istituto, rendendosi portavoce degli interessi dei più deboli. Perciò il comitato invita Le Forze Politiche e le Istituzioni Provinciali e Regionali, considerato l’importante ruolo che l’Istituto esercita, nell’ambito dello Stato Sociale e del mondo produttivo, ad assumere e porre in essere le necessarie iniziative verso gli Organi Centrali dell’Istituto e dei Ministeri Competenti affinché nei tempi più brevi possibili l’organico dell’I.N.P.S. di Cagliari possa essere adeguato in relazione ai compiti e al carico di lavoro assegnatigli, tenuto conto anche della popolazione residente nel proprio ambito territoriale di competenza, onde evitare danni personali e ingiustizie profonde.