08/09/2011
Documento Esecutivo Cisl Cagliari sulla manovra del Governo.
DOCUMENTO DELL’ESECUTIVO CISL CAGLIARI 7/9/2011

Il comitato esecutivo della Cisl di Cagliari si è riunito in data 7 settembre 2011 per esaminare e discutere la manovra del Governo, approvata nella tarda serata al Senato, e le ripercussioni sulla Sardegna.

A seguito della relazione della segreteria e degli interventi, il comitato esecutivo valuta negativamente l’atteggiamento ondivago e incoerente del Governo che, nel corso delle settimane, ha modificato varie volte la manovra con emendamenti spesso dannosi per i lavoratori, alcuni dei quali ritirati solo a causa della contrarietà delle forze sociali e della CISL.

La manovra, infatti, complessivamente addossa quasi per intero il peso dei sacrifici, per un risanamento pur necessario, alla classe lavoratrice, ai pensionati e alle categorie con un reddito fisso, dimenticando di colpire i grandi patrimoni e di perseguire seriamente l’evasione fiscale.

La manovra è non solo iniqua, in molte sue parti, ma non affronta riforme strutturali, non favorisce la crescita che consentirebbe di ridurre il debito pubblico, rimanda i tagli ai costi della politica a momenti successivi, rinviando la riduzione del numero e delle indennità dei parlamentari, il riordino e la riforma delle province e del sistema degli enti locali, celebrando così la auto conservazione della classe politica a livello nazionale e locale.

Appare fuori luogo e norma intrusa, perché tra l’altro anche non funzionale al problema del risanamento economico, l’inserimento nella manovra dell’articolo 8 che, pur con le correzioni importanti chieste e ottenute dalla Cisl e dalla Uil, appare pericoloso e, al di là di strumentalizzazioni, fonte di divisioni che vanno evitate in un momento nel quale vi è la necessità della massima coesione possibile.

Il Comitato esecutivo è certo comunque che la CISL e le sue Federazioni saranno vigili a tutelare i diritti dei lavoratori.

Appare anche incomprensibile l’accanimento con il quale il Governo e la manovra approvata si scagliano contro i lavoratori pubblici, già penalizzati in passato nell’adeguamento delle retribuzioni e nei rinnovi contrattuali ed ancora taglieggiati con ulteriori provvedimenti in questa manovra (vedi tagli tredicesime poi cassato, ritardato pagamento della buona uscita, gestione del personale). Non sono certo i dipendenti pubblici i responsabili della crisi.

Non può essere condivisa neanche la scelta di intervenire sulle pensioni, con un tentativo maldestro di togliere valore al riscatto della laurea e del servizio militare, e di aumentare sia pure gradatamente l’età per le donne per la pensione di vecchiaia.

Infine la scelta di aumentare l’aliquota dell’IVA dell’un per cento (dal 20% al 21%) appare dannosa per i lavoratori e i pensionati perché decisa tra l’altro al di fuori di una riforma fiscale, tanto attesa e promessa, che avrebbe dovuto ridurre le tasse ai redditi da lavoro e pensione. In questo modo, invece, l’aumento dell’IVA rischia di determinare inflazione e depressione dei consumi.

Il comitato esecutivo della Cisl di Cagliari, rendendosi interprete delle tensioni e delle preoccupazioni di tanti iscritti e lavoratori, costretti a pagare il costo della manovra, si impegna ad attivare un percorso di consultazione e di confronto con iscritti e lavoratori, a partire dalla convocazione di un’assemblea territoriale dei quadri e delegati, da tenere nelle prossime settimane.

Aderisce inoltre a tutte le iniziative che saranno organizzate, a livello nazionale e regionale per far cambiare il segno della manovra (sit in, presidi, di fronte a sedi istituzionali, assemblee) chiedendo anche alla segreteria confederale nazionale di intensificare le azioni di protesta e di critica contro un Governo dimostratosi inadeguato e inaffidabile in un momento gravissimo per l’Italia che avrebbe chiesto maggiore serietà e rigore.

Ritiene infine che solo con l’unità di tutti sia possibile, come avviene in Sardegna, affrontare e risolvere i problemi del reddito dei lavoratori, delle politiche sociali, della disoccupazione, della povertà. In questa ottica, ritiene fondamentale proseguire nelle iniziative programmate in Sardegna a livello confederale.

Approvato all’unanimità.