L'articolo 8 della manovra finanziaria (deroghe alla norme di legge da parte di accordi aziendali) ha suscitato innumerevoli polemiche. La Cisl, che non ha certo chiesto l'introduzione della norma nella manovra, ha fatto alcune proposte di correzione, facendo inserire la clausola che gli accordi aziendali, per essere validi e poter derogare a norme di legge o a contratti nazionali, debbano essere firmati a maggioranza dalle organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo del 28 giugno (cioè in sostanza da CGIL CISL UIL).
Da rilevare due cose:
- La CISL ha dichiarato a priori che rispetto all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori non intende avvalersi della facoltà previste dall’art.8.
- Consapevole degli aspetti problematici che assume la norma in questione, la Cisl ha apprezzato l’approvazione, contestuale alla manovra, con parere favorevole del Governo e con una maggioranza ben superiore alle sole forze di opposizione, di un ordine del giorno per il quale vanno” valutati attentamente gli effetti applicativi dell’art.8 , al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a rivedere quanto prima le disposizioni , coinvolgendo le parti sociali, per redigere una norma interamente conforme agli indirizzi dell’accordo del 28 giugno”. Si tratta di un richiamo di una larghissima parte del parlamento all’obiettivo di rafforzare l'accordo del 28 giugno con la condivisione delle parti sociali.
La nota ed il commento della Cisl (in allegato) approfondiscono inoltre anche le novità che riguardano i fondi interprofessionali (il cui utilizzo si estende a favore di apprendisti e collaboratori), i tirocini (durata di non più di sei mesi e utilizzazione solo di neo diplomati e neo laureati entro 12 mesi dal conseguimento del titolo di studio), l'inserimento della norma sull'intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (Art. 12),
l'abrogazione della norma sulla liberalizzazione completa degli orari degli esercizi commerciali riportata alle sole zone turistiche.