04/10/2011
L'università di Cagliari si deve aprire alla società civile. Nota della Cisl di Cagliari.
NOTA CISL SU UNIVERSITA’ CAGLIARI


Il problema della riforma dello Statuto dell’Università di Cagliari è salito alla ribalta, a causa delle vibrate proteste del sindacato interno contro il rettore dell’Università di Cagliari, Prof. Giovanni Melis, il quale si oppone a che sieda nel consiglio d’amministrazione un rappresentante eletto dal personale tecnico amministrativo.

La Cisl di Cagliari condivide questa forte protesta, perché escludere i lavoratori dalla partecipazione è un fatto certamente anti democratico.

Ma c’è un altro punto critico che, secondo noi, il rettore e l’università, nel suo insieme, dovrebbero affrontare: il rapporto tra il mondo accademico e la società esterna. Se, infatti, si sostiene da più parti e giustamente che l’Università, la ricerca e la cultura sono un volano dello sviluppo socio economico, bisogna anche essere conseguenti e riannodare i fili tra l’Università ed il mondo produttivo, le associazioni, il sindacato che rappresenta tanti lavoratori, pensionati e disoccupati..

Una città come Cagliari ma anche l’intera Sardegna, che vivono una fortissima crisi occupazionale e sociale e vedono un incremento costante di povertà, non solo materiale, hanno bisogno assoluto che l’Università non rimanga un mondo chiuso in se stesso, quasi in una “Turris Eburnea”, schiacciato dal peso dei tagli attuati dal governo nazionale, ma anche raggomitolato sui propri interessi, a volte corporativi. La gestione dell’università va condotta con rigore scientifico ed economico, ma non può essere come la gestione di un’azienda di credito. Insomma, non ci si può limitare a sfornare laureati o ad espellere fuori corso, spesso studenti lavoratori, ma bisogna collegarsi strettamente con il mondo del lavoro, svolgendo il ruolo di cerniera tra lo studio e l’accesso al lavoro e diffondendo i germi della cultura e della formazione.

Ci chiediamo se il Rettore sia in sintonia con l’esterno e se si sia mai rapportato con le forze sociali. Non ci risulta nessun confronto aperto, nonostante le promesse fatte prima di essere eletto.

L’articolo 4 del Nuovo Statuto, intitolato “Rapporti con l’esterno” cita lo sviluppo dei rapporti con le altre università, con i centri di ricerca, l’internazionalizzazione, la cooperazione, la collaborazione con la Regione e con gli altri enti pubblici e privati per programmi di sviluppo culturale, scientifico, sociale ed economico e per rimuovere l’insularità, nonché la possibilità di partecipare a società di capitali. Forse sarebbe opportuno aggiungere che l’Università deve avere rapporti diretti con il mondo del lavoro, stabilendo un confronto periodico e costante con le forze vive della città di Cagliari e della Regione Sarda. Solo così, a nostro parere, l’Università diventerà una parte viva della società e sarà utile ai cittadini a partire dagli studenti.

Il Segretario Generale
Fabrizio Carta