EMERGENZA AL'INPS DI CAGLIARI
COMUNICATO STAMPA
CISL CAGLIARI
Da più parti, è stato sollevato il problema della gestione degli ammortizzatori sociali in deroga, dell’erogazione delle pensioni di invalidità ed in genere della situazione organizzativa, vissuta dall’INPS di Cagliari. Lo stesso comitato provinciale dell’INPS ha più volte preso posizione denunciando con forza le carenze di organico che impediscono all’Istituto, almeno nella provincia di Cagliari, di essere funzionale alle esigenze degli utenti, nonostante l’impegno dei dipendenti.
Va ricordato che l’INPS di Cagliari ha un rapporto dipendenti/utenti pari ad 1/2880, contro la media regionale che si attesta a 1/1300 e, mentre in alcune province del centro nord l’INPS provvede ad aprire sportelli nuovi, a Cagliari si riducono ulteriormente gli organici.
Infatti, alcuni lavoratori, distaccati dalla Regione presso l’INPS di Cagliari, nei prossimi giorni, torneranno alla loro sede naturale di lavoro e, da sei mesi, i 30 lavoratori interinali impegnati negli uffici, hanno cessato la loro attività, a causa dei tagli della finanziaria nazionale.
Queste sono le cause dei disservizi e dei ritardi accumulati, specie nell’erogazione di prestazioni quali mobilità e cassa integrazione, fondo di garanzia per il TFR , concessione dei DURC.
Tutto ciò è grave soprattutto perché siamo di fronte all’incremento esponenziale delle pratiche degli ammortizzatori in deroga giunti al numero, in campo regionale, di oltre 13000 pratiche, delle quali oltre il 50% della provincia di Cagliari (vecchia provincia). Inoltre, le pratiche per il nuovo prodotto “sussidi straordinari”, che vedrà una moltitudine di richiedenti, ingolferanno ulteriormente gli uffici dell’INPS..
E’ lodevole, ma purtroppo non sufficiente quindi che la Regione Sarda ed, in particolare l’assessorato al lavoro, abbia creato una task force per accelerare i tempi della predisposizione delle pratiche, se poi non si fa altrettanto, laddove si devono erogare le prestazioni a sostegno del reddito.
I ritardi nell’erogazione delle prestazioni per lavoratori privi di ogni reddito e che percepiscono meno di 600 euro mensili, è intollerabile, se vogliamo essere una società civile.
E’ opportuno predisporre il rafforzamento degli uffici dell’INPS, magari ricorrendo ad un’intesa tra Regione e INPS, sia allocando, in modo straordinario, le risorse interne verso queste prestazioni, ma anche riattivando, in via transitoria e attraverso una Convenzione INPS – Regione, il rapporto di lavoro degli ex interinali che, avendo già maturato una adeguata professionalità ed esperienza, potrebbero, da subito, essere utili alla predisposizione di queste pratiche. A questo proposito si deve anche rilevare che essi godono di un sussidio INPS, che verrebbe risparmiato in caso di riassunzione a tempo determinato. La CISL chiede quindi che la Regione si muova in sinergia con l’INPS regionale e provinciale di Cagliari, adottando i provvedimenti del caso.