I progetti per il reimpiego dei lavoratori in mobilità in deroga sono fermi da diversi mesi e,per ora sono rimasti esclusi i lavoratori di piccole aziende e quelli che non hanno raggiunto la terza proroga.
Occorre prendere in mano la questione e per questo motivo la Cisl di Cagliari, con lettera firmata dal segretario generale Fabrizio Carta, interviene sull'argomento chiedendo l'intervento di Regione e Provincia.
Testo della lettera:
Come è noto, la legge regionale 10/1/2011 n. 1 all’articolo 6 comma 13 prevede l’attuazione di un programma di riqualificazione, aggiornamento o specializzazione professionale dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali, finalizzato all’utilizzo degli stessi presso le pubbliche amministrazioni o il sistema delle imprese.
Sulla base di questa legge e degli accordi intervenuti, nel corso del tempo, tra organizzazioni sindacali e Regione Sardegna, è stato possibile reimpiegare presso alcuni enti pubblici (Comuni, Province, ASL) diversi lavoratori che godono della mobilità in deroga, con particolare riguardo ai lavoratori che si trovano alla terza proroga.
E’ stato così consentito loro, non solo di prestare un’attività lavorativa utile per la società e per l’ente, ma anche di poter fruire di un trattamento economico superiore che evitasse le decurtazioni all’importo della mobilità previste dalla legge, attraverso le risorse della regione sarda.
In alcuni casi, è stato superato anche il criterio della terza proroga, perché alcuni enti, come la ASL 8 per stare alla provincia di Cagliari, si sono addossati il costo della differenza di sussidio tra quanto versato dall’INPS e i mille euro lordi previsti dall’accordo.
Alla luce di tutto ciò, la scrivente segreteria chiede che possano essere attivati, senza indugio, ulteriori progetti indirizzati ai numerosi lavoratori che attualmente percepiscono la mobilità in deroga, prendendo in considerazione anche coloro che si trovano alla prima o seconda proroga, gli ex dipendenti di piccole aziende ( finora esclusi) e, in particolare, come del resto previsto dagli accordi, coloro che hanno un’età più avanzata e si trovano vicini al pensionamento.
La drammatica situazione socio economica della provincia di Cagliari che non si discosta, certamente, da quella delle altre province sarde ed il continuo aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali richiedono un impegno forte nella direzione sopradescritta.
La scrivente perciò ritiene che si debba, nell’immediato, procedere alla promozione di accordi relativi ad altri lavoratori e che comunque la questione sia affrontata, senza ritardi, in sede dell’ormai prossimo rinnovo della convenzione Stato Regione per la proroga degli accordi essendo infatti passati molti mesi dagli ultimi accordi.
in allegato la lettera.