25/11/2011
Lavoratori CSL e CESIL: si profila un'altra proroga di 4 mesi.
CSL CESIL
Incontro in assessorato al lavoro

25 novembre – Comunicato stampa CGIL CISL UIL Sardegna


Cgil Cisl e Uil confederali e di categoria hanno partecipato all’incontro di oggi, con l’assessore del Lavoro Liori e gli assessori provinciali, per discutere della riorganizzazione dei servizi per il lavoro e della stabilizzazione dei lavoratori precari dei Cesil e Csl.

I sindacati hanno espresso forte preoccupazione per quanto potrebbe avvenire dopo il 31 dicem-bre, quando scadranno i contratti dei 360 lavoratori precari che da anni garantiscono il servizi nel-le Provincie e nei Comuni: se non verrà presa una decisione di prospettiva, si creerà una vera e-mergenza, non solo per i lavoratori che si troverebbero senza reddito e disoccupati, ma anche per l’interruzione di un servizio a cui fanno riferimento ogni giorno i tanti disoccupati e cassintegrati. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato il disagio del personale che vive nell’incertezza e sollecitato la stabilizzazione definitiva, insistendo sull’urgenza di trovare una soluzione, sia per risolvere il problema del personale, sia per la necessaria riforma dei servizi al lavoro.

A fronte di queste richieste urgenti, l’assessore Liori si è impegnato a prorogare i contratti per quattro mesi (trasferendo le necessarie risorse a Comuni e Provincie) e poi a collocarli tempora-neamente all’Insar (in attesa della riforma). Contemporaneamente, Liori ha garantito che elabore-rà una proposta complessiva di riorganizzazione dei servizi all’impiego, con l’intento di miglio-rarli e renderli uniformi in tutto il territorio regionale. Considerata la complessità normativa che pone la proroga dei contratti, la riunione proseguirà martedì prossimo per i necessari approfondi-menti tecnici insieme ai dirigenti di Provincie e Anci. In un secondo momento, saranno esaminate le proposte di riforma, sulle quali le organizzazioni sindacali si riservano di esprimere un giudizio di merito. Cgil Cisl e Ul avvertono sin da ora che la riforma dovrà vedere il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, nel pieno rispetto della legge regionale 20/2005, e che giudicano strate-gico e non più rinviabile il riordino di servizi indispensabili in questa situazione di straordinaria crisi occupazionale.