Incontro con Susanna Orrù, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari.
Nell’incontro odierno, il primo tra le OO.SS. e l’Assessore, con l’esclusione degli incontri avuti collettivamente dalla Segreteria e la Giunta e della Conferenza dei Servizi indetta in occasione della “Nuova partenza del Plus della Città di Cagliari”, sono stati discussi alcuni temi generali e fornite alcune informazioni sullo stato dell’arte, riguardanti l’ambito del vastissimo bacino di competenza dell’Assessore.
A causa dei pesanti tagli che vedranno il budget dell’Assessorato ridotto considerevolmente( i dati esatti non sono ancora noti), le direttrici su cui verranno focalizzate le attenzioni e potenziati i campi d’azione saranno tre: Infanzia e percorsi di crescita, Anziani e Disabilità.
La necessità, per tutti, è quella di utilizzare la situazione di crisi, per dare un messaggio di discontinuità con l’assistenzialismo, mettendo in moto dei percorsi di crescita virtuosi, che favoriscano la crescita personale con il traguardo di autonomie finora assolutamente non ricercate.
A titolo indicativo di “sistema assistenziale sinora praticato”, ci sono stati forniti alcuni dati sulla “gestione delle emergenze abitative”( Casa di Via Tiepolo), trasformatesi nel tempo in meccanismi di sistemazioni definitive, stante la permanenza di oltre undici anni da parte di alcuni nuclei familiari, il tutto con totale copertura di risorse a carico del Comune.
Abbiamo convenuto con le direzioni prioritarie identificate, formalizzando che il sindacato confederale, pur se non sempre presente ai tavoli del Plus, dovrebbe invece essere sempre coinvolto negli incontri dei tavoli tematici dove si affronta la programmazione, vero cardine per le azioni da intraprendere, rilevando che spesso si rischia di confondere la programmazione con i progetti.
Abbiamo richiesto che questa compartecipazione venisse resa operativa al più presto.
Inoltre è stato evidenziato che, anche per maggiore semplicità di interlocuzione, vorremmo partire da Cagliari con un tavolo che si occupi di programmare e realizzare l’abitare assistito e/o l’housing sociale, soluzioni indispensabili in virtù dell’alto indice di vecchiaia della popolazione cittadina.
Nel mese di Gennaio ci verranno forniti i dati riguardanti l’utilizzo delle strutture cittadine per gli anziani ( ospizi e/o RSA) e a tale proposito abbiamo richiesto che venissero stabiliti, qualora non in uso, dei chiari criteri di ingresso alle diverse strutture.
Affrontando il tema delle difficoltà delle famiglie nella cura giornaliera dell’anziano, posto che uno dei problemi è quello dell’inattività e della solitudine durante le ore diurne, ore che corrispondono alle quelle lavorative/scolastiche del nucleo familiare, si è proposta la creazione di centri diurni che consentirebbero così il rientro a casa, nei nuclei familiari originari, di molti anziani ad oggi collocati in maniera permanente e talvolta inappropriata, in istituti e strutture di vario genere.
E’ stata evidenziata la carenza di strutture di sostegno per l’infanzia e l’indispensabile incremento, anche attraverso nuove forme, con nuove articolazioni orarie( microasili condominiali, madri accoglienti, etc) dei servizi a disposizione delle famiglie.
Il confronto si è poi spostato in ambito dei trasporti, argomento apparentemente non di stretto interesse dell’assessore, ma di fatto vera emergenza quotidiana soprattutto per i cittadini che rientrano nei campi d’intervento prioritario,( pensiamo agli spostamenti degli anziani, dei disabili, dei bambini)
Solo l’attuazione di azioni sinergiche (anche nell’ambito dell’area metropolitana) garantirebbe la sicurezza anche a queste fasce di popolazione con più problematiche negli spostamenti, una effettiva mobilità con i servizi pubblici.
Il discorso si è concluso con l’impegno reciproco di ricercare servizi e modalità, anche innovative ed a basso impatto economico, che consentano l’effettiva conciliazione dei tempi di vita e lavoro, impegno da estendere obbligatoriamente, attraverso patti di società e comunità, oltre che alle Istituzioni e alle OO.SS., anche ai privati cittadini.
Nota a cura di Monica Mascia segretaria Cisl Cagliari