09/12/2011
Il sindacato cagliaritano, in una conferenza stampa, ha illustrato le difficoltà vissute dai lavoratori e dai pensionati per le prestazioni dell'INPS.
SITUAZIONE INPS CAGLIARI

In una conferenza stampa unitaria, organizzata dalle segreterie provinciali di CGIL CISL UIL di Cagliari. è stato illustrata la situazione di disagio vissuta da tanti utenti dell'Istituto previdenziale.
I segretari confederali hanno denunciato forti ritardi per il pagamento delle pensioni di invalidità e delle prestazioni temporanee di sostegno al reddito (cig in deroga e mobilità).
E' necessario, è stato ribadito da CGIL CISL UIL, riorientare l'organizzazione del lavoro in modo da dare risposte serie e concrete a chi soffre e precepisce poche centinaia di euro al mese.
I motivi delle disfunzioni sono da ascrivere innanzitutto ai tagli che il Governo ha attuato e che si sono naturalmente ripercossi sul livello locali. L'INPS di Cagliari è in forte difficoltà a causa della carenza dell'organico, avendo tra l'altro un rapporto dipendenti popolazione più basso rispetto a quello delle altre province sarde. Questo problema si è aggravato a causa della cessazione del rapporto dei lavoratori interinali (circa venti prestavano servizio a Cagliari) che operavano da tempo proprio in quesi settori oggi più carenti e della cessazione del comando presso l'INPS di alcuni dipendenti regionali rientrati nella casa madre.
CGIL CISL UIL non si sono limitate a esporre la situazione ma hanno anche avanzato alcune proposte che, brevemente, si possono così riassumere:
· L’aumento dell’organico effettivo della sede di Cagliari, attraverso la mobilità intercompartimentale, l’assunzione di nuovi dipendenti attraverso lo scorrimento della graduatoria dei vincitori di concorso.
· La costituzione di una task Force che preveda la collaborazione diretta tra INPS e Regione Sardegna, con un impegno, anche finanziario della regione sarda, attraverso l’attivazione di progetti straordinari che prevedano l’impiego degli ex lavoratori interinali, in forme da concordare.
· L’eventuale attivazione di progetti di reimpiego, ex accordo 22 aprile 2010, di lavoratori attualmente in cassa integrazione o in mobilità in deroga che abbiano naturalmente le caratteristiche di professionalità e competenza, nonché i titoli di studio per poter essere inseriti, in tempi ragionevolmente brevi, nei processi produttivi.
· Il mantenimento dell’attuale rete di sportelli urbani e zonali anche attraverso il potenziamento della collaborazione con la Provincia e con i Centri servizi lavoro, per costruire unità polivalenti che possano dare risposte concrete all’utenza.
· Miglioramento dei rapporti con i Patronati sia nella verifica dell’andamento e della sorte delle pratiche, sia nell’informativa e nel costante rapporto, evitando anche fenomeni di clientelismo nell’esecuzione delle pratiche, spesso verificatesi a vantaggio di utenza singola, a scapito proprio di quella dei patronati.
· Mantenere inalterate le ore di apertura al pubblico, aprendo un tavolo con le organizzazioni sindacali di categoria per apportare i correttivi ed i miglioramenti all’organizzazione del lavoro.
in allegato gli articoli sui giornali.
(nella sezione documenti l'intervento introduttivo e le note consegnate alla stampa).