08/01/2012
La CISL è per un vero negoziato.
LAVORO

Bonanni: "La Cisl è per un vero negoziato. Ma la classe dirigente deve assumersi
le proprie responsabilità"


"I 'teatrini' sugli incontri separati sono inutili e forse sono fortunatamente finiti, perchè ora deve aprirsi un confronto vero tra governo e parti sociali per arrivare a un patto sul rilancio del paese". Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo cui la polemica sui bilaterali "è solo una tempesta in un bicchiere d'acqua. Il governo farebbe bene a chiarirsi con se stesso su cosa può fare davvero. Io sono per un vero negoziato, per un patto vero. Perchè se la situazione è drammatica - sottolinea - allora la responsabilità deve essere di tutti, governo e ministri compresi. È l'intero paese che va reso più coeso e consapevole della strada da intraprendere". Bonanni vuole archiviare il clamore mediatico sugli incontri separati. "Primo - spiega in un'intervista alla Stampa - li ha chiesti il governo. Secondo, io non ho mai paura di confrontarmi e credo che possano essere utili priva di arrivare a una discussione generale. La Cgil evocando spettri ha parlato di metodo Sacconi; francamente questo mi ha molto disturbato. Perchè significa - aggiunge - che o si ha paura di se stessi o si cerca altro". E ieri i bilaterali sono iniziati con la Camusso, "per questo parlavo di teatrini". Ora sono finiti? "Credo di sì - conclude il leader della Cisl - e sono convinto che questo incontro non produrrà un risultato diverso da quello che avrebbe potuto produrre un incontro con tutti i sindacati". Bonanni ha poi dichiarato: "Insisto sul patto sociale perchè è l'unico modo per fare trasparenza altrimenti avremo un teatrino al giorno. Una classe politica che non affronta il problema e' il nodo piu' grande da risolvere, anche perche' e' stucchevole come la classe dirigente si trastulla con argomenti fuorvianti pur di non affrontare il toro per le corna". Cosi' il segretario generale della Cisl."Le aziende-ha aggiunto- non investono in Italia perche' i trasporti sono sgangherati, le tasse fra le piu' alte in Europa, le attrezzature e i servizi comuni non adeguati. Monti stia attento - ha concluso Bonanni - o apre una discussione subito o lui stesso sara' travolto con tutti i problemi che non si risolvono". Rispetto all'eventualità di nuovi scioperi :"Io parlo ogni volta di proteste e non di scioperi - ha precisato- perche' di questi tempi, meno ne facciamo meglio e'. Certo, se non si arriva a niente le proteste potranno assumere altre forme, ma il nostro compito e' inchiodare la classe dirigente alle sue responsabilita'.I sindacati -ha aggiunto-devono smetterla con il fare teatrini. Bisogna uscire da una logica di annunci e recriminazioni, e parlo di chi, dalla politica al sociale, va facendo polemica. Tuttavia - ha ribadito Bonanni - se il governo non fara' la concertazione ma solo consultazioni, significa che vorra' fare a modo suo e a noi non resterà altro che protestare, ma se farà cosi' si metterà fuori da solo. Un governo tecnico che non discute con nessuno tra un mese o due dovra' rendere conto di tutto cio' che non cambia. Quanto all'art.18- ha concluso- è un falso problema e seguire questa polemica significa seguire gli asini che volano.".