A tutti i dipendenti del gruppo Invitalia
Venerdì 13 si è tenuto l’incontro richiesto d’urgenza dai sindacati per l’improvviso licenziamento collettivo di tutti i dipendenti della controllata SI Sardegna.
Durante tale incontro, in cui hanno partecipato le Oo.Ss. (a tutti i livelli confederali, di categoria ed aziendali), la Capogruppo (rappresentata da G. Galati, Lina d’Amato e B. Mattarella) ed il Liquidatore di SI Sardegna (M. Campana), le Oo.Ss. hanno richiesto unitariamente l'immediata revoca dei licenziamenti effettuati in modo del tutto ingiustificato ed illegittimo.
Tale richiesta sindacale, che potrebbe apparire scontata in qualsiasi contesto, è risultata sempre più forte e “dovuta” nel corso dell’incontro: i rappresentati aziendali hanno infatti dichiarato che la cessione di SI Sardegna, dopo l’approvazione di una apposita legge regionale il 30 giugno che la sancisce (stanziando pure sul bilancio regionale una cifra considerevole per sostenerne i costi) era una cosa “facile da realizzarsi. Dopo quella data però il soggetto incaricato dell’acquisto (BIC Sardegna) avrebbe richiesto delle informazioni tecniche (il 13 luglio) ed a fronte della trasmissione delle medesime non si sarebbe più fatto sentire, se non lo scorso 10 gennaio, con una lettera che solleverebbe alcune problematiche che in realtà non sono veramente problemi ma questioni già risolte…”
In pratica l’azienda non ha fornito un sola giustificazione plausibile e seria al mancato perfezionamento della cessione, se non palesando una chiara incapacità nel gestire – assieme al soggetto operativo scelto dalla Regione - i passaggi tecnici necessari alla cessione.
A fronte di tale scarsa capacità operativa, la soluzione scelta da Invitalia è stata quella di avviare 14 lettere di licenziamento ai nostri colleghi, nell’evidente intento di strumentalizzare gli incolpevoli lavoratori per meglio “interloquire” con gli altri soggetti istituzionali coinvolti nella trattativa (Ministero e Regione Sardegna).
Questo metodo di “gestire” le trattative che la legge e la direttiva attribuiscono ad Invitalia è non solo vergognoso, ma denota un modo di comportarsi che rasenta l’immoralità ed il cinismo: ancora una volta, di fronte a problemi che non si riescono o non si vogliono affrontare (ci sono state altre priorità nel frattempo…riorganizzazioni? Assessment? Assunzioni da fare? Politiche premianti da elaborare..?) si scarica sui altri la propria inadeguatezza, toccando addirittura il diritto al lavoro.
VERGOGNA!!
Per condividere tutti assieme quale è stato il reale comportamento dell’azienda in tale frangente, mostrare la nostra piena solidarietà ai colleghi della Sardegna e predisporre idonee azioni di lotta al fine di giungere ad un’immediata e positiva chiusura della vertenza, è convocata per giovedì 19 alle ore 11 un’assemblea generale di tutti i dipendenti, alla quale saranno invitate anche le rappresentanze sindacali di SI Sardegna.
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