Da oggi cominciano le assemblee per la discussione e l'approvazione del contratto nazionale dei bancari, firmato, unitariamente, da sette sigle sindacali. Un contratto firmato senza un'ora di sciopero e che assume una valenza importante, in un momento particolarmente difficile dal punto di vista socio economico, anche per le banche.
Al risultato economico (170 euro mensili medi fino al 2014), si affiancano risultati importanti per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari (diventati un problema anche per un settore tradizionalmente protetto come quello creditizio) con la creazione di un fondo di solidarietà, alimentato dal contributo di una giornata di lavoro dei dipendenti e da un contributo, sia pure volontario, del 4%, dei manager.
Il fondo servirà per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani e delle fasce più deboli (disoccupati di lunga durata, donne, cassintegrati).
DAL 19 GENNAIO LA CATEGORIA DISPONE DI UNA STRUMENTAZIONE, UNICA NEL PANORAMA SINDACALE, DI EFFICACE DIFESA OCCUPAZIONALE, DI BONIFICA RADICALE DELLA PRECARIETÀ, DI CREAZIONE DI NUOVA E BUONA OCCUPAZIONE A TEMPO INDETERMINATO.
Ulteriori elementi positivi, messi in evidenza dal comunicato unitario (che si allega) sono:
- Il rafforzamento dell'Area contrattuale.
- Il monitoraggio semestrale relativo alla fruizione di ferie, ex festività soppresse, banca delle ore.
- prolungamento orari di sportello (7-22 previo accordo) (con la salvaguardia dell'orario individuale).
- Valorizzazione della contrattazione di secondo livello con l'applicazione della tassazione del 10%.
- la moderazione salariale sarà comunque vincolata ad una verifica rispetto all'inflazione reale.
(in allegato il comunicato unitario).