Bonanni: "Accordo solo a fronte
di una ragionevole proposta del Governo"
Roma, 7 marzo 2012. "Credo che ci siano le condizioni per chiudere entro marzo se il governo avrà i piedi ben piantati a terra e le parti sociali avranno intenzione di collaborare". Così Raffaele Bonanni circa l'eventualita' che la trattativa con il governo sulla riforma del mercato del lavoro possa subire dei rallentamenti e sulla possibilita' che le parti arrivino ad un accordo.
"Oltre a una riforma equilibrata ci vuole attenzione sulla crescita" ha però sottolineato a margine della presentazione del volume 'Combook-Twitter, Facebook, Youtube, Linkedln' di Andrea Benvenuti e Salvo Guglielmino, svoltasi a Palazzo Giustiniani a Roma. "Il mercato del lavoro da solo non può risolvere niente se non c'è la ripresa" - ha precisato ricordando che la Cisl ha chiesto al Governo Monti un "patto sociale" perché "senza una ripresa economica il lavoro non ci sarà. E la ripresa - ha continuato - ci sarà solo se si metterà in atto qualcosa di forte su infrastrutture, energia e tasse. La stessa enfasi che è stata messa sul mercato del lavoro si deve mettere per la ripresa" - ha insistito.
Quanto alle risorse necessarie per finanziarie i nuovi ammortizzatori sociali, su cui l'esecutivo sta lavorando per presentare un piano, Bonanni ha osservato: "Questa vicenda delle risorse è stucchevole perchè occorre prima decidere quale impianto utilizzare. Fatto l'impianto si andrà a vedere quanti soldi servono, infine dove andarli a trovare. Il governo si presenti con una proposta ragionevole e le parti faranno l'accordo, ma parlare di cifre senza conoscere gli importi significa fare una spiacevole lotteria. Dal tavolo di confronto con il Governo - ha detto - mi aspetto chiarezza".
Bonanni ha inoltre commentato l'intenzione del governo, confermata dal viceministro Vittorio Grilli, di portare l'Iva al 23% a partire da ottobre. "Un aumento dell'Iva - ha sottolineato - senza una diminuzione del carico fiscale sulle persone significa che lavoratori e pensionati pagheranno non solo piu' tasse dirette ma anche piu' tasse indirette. Gira e rigira sempre ai soliti spetta di portare il peso" ha osservato".
Nel frattempo il Governo ha convocato le parti sociali lunedì alle 16.00 sulla riforma del mercato del lavoro.