MERCATO DEL LAVORO
Bonanni: "Il Governo deve correggere le norme previste per la mobilita'
Roma, 13 marzo 2012. "Sulla questione della mobilità è un disastro, perchè il Governo punta a cambiare il meccanismo solo per ridurre i tempi della prestazione e la quantità della prestazione economica a favore del lavoratore". Lo ha ribadito il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, questa mattina ai microfoni del Tg5. Anche su Twitter scrive: "L'innalzamento dell'eta' d'uscita e la crisi dovrebbero consigliare piu' mobilita' e non il dimezzamento di tempi e di copertura economica. Il governo cambi".
Già ieri sera infatti, al termine dell'incontro tra Governo e Parti sociali aveva espresso la sua preoccupazione sulla mobilità che secondo il disegno tracciato dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dovrebbe essere sostituita con la disoccupazione e con una accelerazione rispetto ai tempi inizialmente previsti. ."Le due cose assieme - ha aggiunto oggi Bonanni - possono produrre una situazione molto grave per i lavoratori in quelle circostanze, per questo chiedo al governo molto più equilibrio e più saggezza. Le riforme si devono fare ma non devono essere fatte contro le persone più povere e in difficoltà".
Per il resto, sempre secondo il Segretario generale della Cisl, "non ci sono problemi, ho dato un giudizio positivo. Se risolviamo il problema della mobilità l'accordo è gia fatto".
Secondo Bonanni infatti "la riduzione delle tipologie contrattuali e il potenziamento dell'apprendistato come forma primaria di stabilizzazione sono un fatto importante ma occorre anche un taglio netto sulle finte partite Iva e rafforzare elementi di rioccupabilità rendendo cogente la formazione".
"Sul nuovo sistema assicurativo occorre non caricare troppo i costi per le piccole aziende sarebbe un errore grave ridurre tempi e intensità finanziaria dell'indennità di mobilità. La Cisl chiede politiche attive e di out placement attraverso il ruolo sussidiario dei fondi interprofessionali per il reimpiego. Insomma stiamo andando nella direzione giusta ma bisogna aggiustare alcune parti delicate. Dobbiamo dare un segnale chiaro al Parlamento".
E alla domanda se 10 giorni per chiudere l'accordo non fossero pochi, Bonanni ha risposto: "Ci possono servire 10 come 30 giorni - ha concluso Bonanni -dipende dalla flessibilità di ciascuno e in questo caso dipende dalle flessibilità del Governo".