Sviluppo Italia: l'azienda revoca i licenziamenti dei lavoratori. Si va verso la soluzione della vertenza.
L'ordine del giorno approvato dall'assemblea.
L'Assemblea dei Lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna
alla presenza dei Segretari territoriali/regionali di categoria
PRESO ATTO
che a seguito dell’impegno e delle azioni di lotta dei lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna S.p.A., degli scioperi e delle manifestazioni svoltesi sia a Roma che a Cagliari, nella giornata di ieri, finalmente, la società ha comunicato la revoca dei licenziamenti - ingiustificati ed illegittimi - dei dipendenti, e che pertanto gli attori istituzionali coinvolti nella vicenda (Invitalia, MISE, Regione Sardegna/ BIC Sardegna) stanno attuando quanto previsto nel tavolo ministeriale del 1° marzo, incontro fortemente richiesto ed ottenuto dalle OO.SS. ai vari livelli;
nell’EVIDENZIARE
come a seguito dell’immobilismo ed alla poca collaborazione tra attori istituzionali coinvolti nel processo di riordino e delle decisioni scellerate prese dall’azionista, quali la messa in liquidazione della società e l’avvio ingiustificato di ben due procedure di licenziamento, i lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna S.p.A. hanno subito riflessi negativi relativamente allo sviluppo professionale fino ad arrivare al mancato rispetto della loro dignità umana e lavorativa
CHIEDE
piena assunzione di responsabilità da parte del vertice aziendale (Capogruppo), della Amministrazione Regionale e del Governo nazionale per arrivare al più presto alla positiva conclusione del processo di riordino
a tal fine RIBADISCE
· che al fine di agevolare il passaggio alla Regione Sardegna, come da legge e da direttiva ministeriale, per garantire l’equilibrio economico/finanziario e nell’ottica di maggior efficacia/efficienza degli interventi che stanno a fondamento della legge finanziaria 2007, la Capogruppo, in qualità di soggetto chiamato ad attuare la normativa del riordino, debba prevedere di ricorrere alle professionalità presenti in Sviluppo Italia Sardegna cedute alla Regione, per lo svolgimento di tutte le attività che abbiano ricadute sul territorio sardo a partire da quelle che già in passato venivano da loro svolte quali, ad esempio, la gestione degli strumenti Titolo I (Valutazioni e monitoraggi), il programma attrazione investimenti, il supporto progettuale alle amministrazioni locali;
· che i dipendenti di Sviluppo Italia Sardegna, nel passaggio al BIC Sardegna, con il successivo percorso di armonizzazione previsto, dovranno comunque mantenere tutte le stesse garanzie contrattuali vigenti riconosciute agli altri dipendenti del Gruppo oggi operanti in società cedute alle regioni;
AUSPICA
· che nel passaggio del ramo di azienda da Invitalia alla Società Sardegna Impresa e Sviluppo – Bic Sardegna si tenga conto che la finalità del riordino, dettato dall’interesse collettivo, è quello di pervenire ad una più efficace azione degli strumenti di sviluppo/creazione di impresa gestiti dal personale di Sviluppo Italia Sardegna S.p.A.;
· che venga rispettato il senso dell’accordo del 4 giugno 2010 tra Regione Sardegna e CGIL-CISL-UIL Regionali in materia di politiche di sviluppo e per il lavoro, per cui l’acquisizione del ramo di azienda di Sviluppo Italia Sardegna da parte della società di sviluppo in house della Regione Sardegna dia risposta alla necessità di valorizzazione dell’esperienza professionale dei lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna per lo sviluppo territoriale e la creazione di impresa da parte di disoccupati.
L’Assemblea dei lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna ringrazia tutti i colleghi del Gruppo per la solidarietà manifestata in ogni occasione, consapevoli che anche grazie al loro contributo sarà possibile giungere alla positiva soluzione della vertenza.
Le OO.SS. presenti (RSA e Segretari Regionali/territoriali di Categoria) vigileranno e solleciteranno i soggetti istituzionali coinvolti (Invitalia, Regione Sardegna, Ministero) per giungere rapidamente ad un accordo per il completamento del riordino nell’interesse dei lavoratori coinvolti.
Cagliari, 28/03/2012
Approvato all’unanimità