02/04/2012
Amianto: iniziative della Cisl confederale.
SALUTE e SICUREZZA
Legge 257 – La legge dell’abbandono dell’amianto compie 20 anni. Ma il picco delle vittime comincia adesso. e la Cisl è in prima linea contro l'emergenza amianto. Le misure piu' urgenti da prendere sono state illustrate la mattina del il 27 Marzo 2012 nel corso del convegno '20 anni dalla legge amianto 257, le nuove priorita''.
Si deve partire da un coordinamento della sorveglianza sanitaria delle Regioni attraverso linee guida condivise e concordate circa le modalita' di svolgimento della sorveglianza sanitaria degli ex esposti all'amianto. E proseguire, poi, verso la realizzazione di una rete di coordinamento delle attivita' attraverso la creazione di una banca dati, che puo' avvalersi della struttura gia' esistente nelle Regioni per la gestione del registro Nazionale dei Mesoteliomi (Renam).
Ma non finisce qui. La Cisl Nazionale chiede anche la definizione e condivisione di protocolli finalizzati al miglioramento dell'efficacia delle terapie per il mesotelioma; l'individuazione, creazione e coordinamento di centri specialistici di alto livello e, infine, la realizzazione di simposi scientifici medici periodici per l'avanzamento delle terapie verso le metodiche piu' efficaci, anche attraverso lo sviluppo di pratiche sperimentali da individuare e concordare tra gli specialisti della materia. Da non dimenticare, poi, l'importanza di avere la disponibilita' di risorse certe per lo sviluppo della ricerca delle terapie efficaci per la cura delle malattie asbesto correlate. Si tratta di unire e finalizzare la sorveglianza sanitaria degli ex esposti alla ricerca delle terapie piu' efficaci. Attualmente l'Italia sta attraversando la fase di picco delle malattie asbesto correlate, spiegano gli esperti riuniti a Roma, che viene stimato durera' fino al 2026-2030. Il Registro nazionale dei mesoteliomi (Renam), istituito presso l'Ispesl, documenta circa 1.200/1.300 casi di mesotelioma all'anno e stima un numero analogo di casi di tumore del polmone indotto dall'esposizione all'amianto. Complessivamente, considerando le altre patologie e i casi che sfuggono alle rilevazioni, a causa dell'amianto possono essere stimati fra i 3.000/4.000 decessi per anno. Molte Regioni hanno gia' attivato piani di sorveglianza sanitaria nei confronti degli ex esposti all'amianto. Ma manca la definizione di linee guide condivise circa le modalita' di svolgimento della sorveglianza sanitaria e soprattutto il coordinamento di protocolli condivisi circa lo sviluppo di terapie efficaci e la individuazione di linee di ricerca terapeutica capaci di far avanzare l'efficacia delle terapie attraverso centri specialistici qualificati di secondo livello. Si tratta di una spesa molto contenuta, ma capace di determinare grandi e importanti risultati.
Resta in piedi il drammatico problema delle bonifiche ambientali. Dal registro nazionale dell’Inail, dopo un intervento molto dettagliato della Dr.ssa Federica PAGLIETTI, EX Ispesl, risultano oltre 34. 000 i siti in Italia da Bonificare.
Si è ritenuto, dopo l’invito del governo nazionale, elencare le priorità consistenti in circa 340 siti in tutto il territorio Nazionale, compresi alcuni importanti anche in Sardegna.
Si tratta adesso di reperire le disponibilità e le risorse finanziarie stimate in circa 30/40 milioni di Euro.
Al seminario/conferenza, della Cisl Nazionale, ha partecipato Mimmo Contu, segretario della Ust Cisl di Cagliari.
In allegato la relazione della Cisl Confederale (Beppe D'Ercole).