COMUNE DI CAGLIARI
Incontro con Sindaco e assessore al Bilancio.
"Un bilancio compresso dai tagli del Governo centrale e dal necessario rispetto del patto di stabilità che impedisce le spese per investimenti e quindi con pochi margini di manovra" è stato l'esordio dell'assessore Gabor Pinna nel confronto con CGIL CISL UIL.
Da qui l'aumento dell'aliquota IMU ( da ribatezzare ISU : imposta statale sugli immobili) e la necessità di stanare gli evasori (si parla di 5000 case sfitte in città, in molti casi affittate in nero). Il comune punta a ridurre l'evasione del 40%.
Forte il balzello sulle seconde case sfitte. (1,06%) Per l'addizionale si è deciso di non farla pagare a chi ha un reddito di meno di 10000 euro, aliquota a partire dallo 0,66 per le altre fasce.
Impegno contro gli sprechi e promessa di non ridurre quantitativamente e qualitativamente il livello dei servizi sociali, sono gli altri impegni dell'amministrazione
Come segreteria CISL (presenti Monica Mascia e Fabrizio Carta) abbiamo preso atto del bilancio presentato, condividendo la scelta di rendere l’addizionale progressiva, escludendo dal pagamento le fasce più basse. E’ chiaro che l’esenzione della prima fascia incide anche sulla gran massa di lavoratori e pensionati, addensati nelle fasce di reddito successive.
Per quanto riguarda l’IMU, abbiamo ricordato che si era sempre chiesto di equiparare l’aliquota delle seconde case, affittate con canone concordato a studenti, a quella della prima casa e che lo sconto previsto è troppo limitato, per essere appetibile. Un recupero di evasione in questo settore, per una città che vede 15000 studenti fuori sede risiedere in città ,sarebbe un elemento molto importante.
E’ chiaro che i balzelli imposti ai cittadini sono molto forti e occorre rendere i servizi molto efficienti, a partire da quello dei rifiuti solidi urbani, ai trasporti, ai servizi sociali, alla manutenzione delle strade. Il Comune di Cagliari deve qualificare la sua azione e ridurre sempre più le spese inutili, a maggior ragione in un momento di grandi sacrifici imposti dal livello centrale. Il Sindacato sarà , dunque, vigile su questo aspetto.
Altro problema posto dal Sindacato è stato quello dello sviluppo. Pur consci che il Comune non dà lavoro diretto, bisogna che esso favorisca la crescita, con una politica di concertazione con le forze sociali, istituzionali e imprenditoriali della città e della Provincia. Alcuni beni come il Parco della Musica, il Parco di Molentargius, o alcuni filoni, come l’attività portuale o quella della valorizzazione dei beni culturali, devono essere al centro dell’attenzione di tutti, se si vuole rispondere alle esigenze di lavoro e di occupazione, per la città di Cagliari e per una provincia che ha raggiunto un tasso di disoccupazione pari al 13,2% nel 2011, con un aumento di quasi un punto percentuale rispetto al 2010.
in allegato la nota completa.