21/04/2012
Vertenza SIRTI: il sindacato dei metalmeccanici incontra l'assessore all'Industria Zedda.
Dopo la dura presa di posizione della FSM FIOM e UILM in merito alla vertenza dei lavoratori della SIRTI (appalti telefonici), l'assessore regionale all'industria Zedda ha incontrato le OO.SS. garantendo di portare la questione all'attenzione del Presidente Cappellacci.

dal sito della Regione Sarda:
Vertenza Sirti: Assessore Zedda incontra rappresentanti sindacaliL'assessore Zedda ha garantito di portare all'attenzione del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, la richiesta di avviare un interlocuzione con i vertici Sirti e Telecom, e degli assessori competenti la verifica del rispetto degli adempimenti contrattuali.
CAGLIARI, 20 APRILE 2012 - L'assessore dell'Industria, Alessandra Zedda, accogliendo l'istanza dei lavoratori e dei sindacati della Sirti, ha garantito di portare all'attenzione del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, la richiesta di avviare un interlocuzione con i vertici Sirti e Telecom, e degli assessori competenti la verifica del rispetto degli adempimenti contrattuali. È quanto emerso dall'incontro tra Regione e sindacati, convocato questa mattina in viale Trento per approfondire la crisi aziendale. In Sardegna la Sirti si occupa della manutenzione di tutta la rete di fibra ottica, di cui il maggior cliente è Telecom e conta 161 dipendenti, tra le sedi di Sestu, Tossilo, Tortolì, Sassari e Oristano. La vertenza ruota intorno al rischio di esuberi per 34 dipendenti, che hanno recentemente ricevuto la lettera di cassa integrazione senza rotazione “a zero ore”. Le preoccupazioni dei lavoratori sono legate all'intenzione dell'azienda di cambiare la causale della cassa integrazione per riorganizzazione a cig straordinaria per stato di crisi, così come comunicato durante l’ultimo confronto al ministero del Lavoro. Un passaggio che i sindacati di categoria considerano come lo spettro degli esuberi. Le rappresentanze sindacali chiedono, inoltre, il rispetto dei contratti collettivi di lavoro e l’assunzione di responsabilità da parte dell'azienda sull’utilizzo dei subappalti, contro la logica degli affidamenti al ribasso.