Un tremendo attentato, attuato da vigliacchi, ha tolto la vita ad una ragazza e ferito altre decine di studentesse di una scuola a Brindisi. Una scuola, intitolata al giudice Falone e alla moglie Morvillo, proprio nei giorni della ricorrenza dell'attentato di Capaci, avvenuto vent'anni fa. E proprio nel giorno in cui la carovana contro la mafia, condotta da Don Ciotti, faceva tappa nella città pugliese.
Segnale della sacra corona unita o coincidenza ? Atto di terrorisimo o qualche altra cosa ? Sarà la magistratura a stabilirlo.
Dobbiamo esprimere, in ogni caso, la nostra solidarietà e il nostro dolore - comune a cittadini, studenti, lavoratori, pensionati ma anche alle istituzioni. Certo, le parole servono poco, ma è importante manifestare e scendere in piazza per dire che non si ha paura, che non ci si fa paralizzare da un manipolo di manigoldi, vili e inumani.
Si deve chiedere alla magistratura e alle forze dell'ordine di trovare quanto prima i responsabili, che hanno violato la sacralità della scuola e l'innocenza degli studenti.
Ma dobbiamo, anche, come società civile, come sindacato, come politica, batterci, quotidianamente, per la legalità, contro la corruzione, contro i modelli di vita sbagliati, imposti da questa società.
E' un compito durissimo, non certo agevolato dalla contingenza economico sociale e morale. Ma lo potremo fare solo se ci sarà unità ed impegno e non ci saranno cedimenti contro la criminalità organizzata che va combattuta con l'impegno serio e coerente di ogni giorno.
Oggi piangiamo le piccole vittime di questo assurdo attentato, ma al pianto deve seguire la volontà di ribellarsi a tutto questo.
nota a cura della Cisl di Cagliari.