L'Assemblea dei Lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna
PRESO ATTO
che nonostante il verbale di accordo firmato a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico il 1° marzo u.s. tra le OO.SS e tutti gli attori istituzionali coinvolti nella vicenda (Invitalia, MISE, Regione Sardegna/ BIC Sardegna, Sviluppo Italia Sardegna S.p.A.), non risulta ancora attuata la cessione del ramo d’azienda di Sviluppo Italia Sardegna S.p.A. al BIC Sardegna SpA, cosi come previsto, con carattere d’urgenza, dalla L.R. N°12 del 30 giugno 2011,
nell’EVIDENZIARE
- come nei giorni scorsi si siano avuti dei segnali addirittura di arretramento rispetto alla conclusione del percorso di regionalizzazione delineato in detto verbale, dati da una proposta di emendamento della L.R. che disciplina il passaggio di ramo d’azienda, proposta che va in una direzione non compatibile con il dettato ed i fini della normativa nazionale sul riordino del gruppo Invitalia e che annullerebbe, se approvata, tutto il percorso fino ad ora attuato;
- come a seguito dell’immobilismo ed alla poca collaborazione tra attori istituzionali coinvolti nel processo di riordino e alle decisioni scellerate prese dall’azionista di Sviluppo Italia Sardegna, quali la messa in liquidazione della società e l’avvio ingiustificato di ben due procedure di licenziamento, i lavoratori hanno subito riflessi negativi relativamente allo sviluppo professionale fino ad arrivare al mancato rispetto della loro dignità umana e lavorativa
CHIEDE
piena assunzione di responsabilità da parte del vertice aziendale (Capogruppo), della Amministrazione Regionale e del Governo nazionale per arrivare al più presto alla positiva conclusione del processo di riordino
RIBADISCE
la volontà dei lavoratori di proseguire nel percorso delineato e definito nel verbale di accordo siglato presso il Ministero in data 01/03/2012 come, tra l’altro, attestato nei fatti nei tre incontri effettuati con il vertice del BIC Sardegna per il percorso di armonizzazione contrattuale (nell’ultimo incontro con la presenza del Liquidatore di Sviluppo Italia Sardegna S.p.A.);
che venga data piena attuazione, con carattere d’urgenza, a quanto disposto dall’art. 14 della L.R. N° 12 del 30/06/2011;
che venga rispettato il senso dell’accordo del 4 giugno 2010 tra Regione Sardegna e CGIL-CISL-UIL Regionali in materia di politiche di sviluppo e per il lavoro, per cui l’acquisizione del ramo di azienda di Sviluppo Italia Sardegna da parte della società di sviluppo in house della Regione Sardegna dia risposta alla necessità di valorizzazione dell’esperienza professionale dei lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna per lo sviluppo territoriale e la creazione di impresa da parte di disoccupati;
- che i dipendenti di Sviluppo Italia Sardegna, nel passaggio al BIC Sardegna, come già manifestato unitariamente dalle OO.SS. al tavolo per l’armonizzazione nei tre incontri fatti con il vertice del BIC Sardegna, dovranno comunque mantenere tutte le stesse garanzie contrattuali vigenti riconosciute agli altri dipendenti del Gruppo oggi operanti in società cedute alle regioni e che considerate le attività svolte dalla Agenzia regionale BIC Sardegna, comprese quelle che verranno acquisite col ramo d’azienda, il contratto nazionale più adatto da applicare a tutti i lavoratori di tale società regionale è il contratto dell’area del credito.
L’Assemblea dei lavoratori di Sviluppo Italia Sardegna ringrazia tutti i colleghi del Gruppo per la solidarietà manifestata in ogni occasione ed in particolare le Segreterie del Coordinamento Nazionale FISAC CGIL - FIBA CISL – UILCA UIL del Gruppo Invitalia che anche in questi giorni hanno evidenziato al vertice della Capogruppo l’esigenza di un suo maggior impegno per la conclusione del riordino in Sardegna, chiedendo che si avvalga anche della collaborazione del Ministero per giungere al più presto alla positiva e definitiva soluzione della vertenza.
L’Assemblea dà mandato alle OO.SS. di porre in essere tutte le azioni che si rendano necessarie per sollecitare i soggetti istituzionali coinvolti (Invitalia, Regione Sardegna, Ministero) per giungere rapidamente ad un accordo per il completamento del riordino nell’interesse dei lavoratori coinvolti.
APPROVATO ALL'UNANIMITA'