22/06/2012
Licenziamenti alla Fondazione Randazzo: dura protesta della CISL.
COMUNICATO STAMPA FPS – CISL CAGLIARI 22/6/2012

LA FONDAZIONE RANDAZZO LICENZIA DUE DELEGATI CISL
DURA PROTESTA DELLA FPS E DALLA CISL CAGLIARITANE

In questi giorni, la Fondazione Randazzo ha licenziato due delegati sindacali della FPS/CISL, rei solo di aver protestato contro la Direzione aziendale per i mancati pagamenti degli stipendi, durante la recente vertenza, rendendosi interpreti della rabbia e della esasperazione di tutti i lavoratori, in difficoltà da anni e privi di retribuzione da tempo.

La Fondazione sposta così il confronto dalle relazioni sindacali, anche tese, su un piano giudiziario, che non si può assolutamente condividere.

Fermo restando che, per quanto attiene il livello giudiziario, la FPS e LA CISL affiancheranno in tutti i modi e con grande forza i due colleghi licenziati, ricorrendo contro questo provvedimento grave e ingiustificato attraverso i propri uffici legali, alla CISL e alla FPS di Cagliari preme stigmatizzare questo modo di relazionarsi con il sindacato e con la CISL in particolare.

Un atteggiamento aziendale poco corretto nelle relazioni sindacali, già manifestatosi nei mesi scorsi, e, non a caso, l’ultimo verbale di incontro con l’assessore alla Sanità, all’ultimo punto, prevede l’impegno a ripristinare corrette relazioni sindacali.

La CISL e la FPS di Cagliari denunciano perciò all’opinione pubblica ed alla Regione Sarda questo fatto gravissimo, perché colpisce due lavoratori delegati sindacali, che hanno vissuto e vivono una situazione di terribile incertezza e di precarietà, e la cui unica colpa è quella di aver rappresentato gli altri iscritti e lavoratori, in una vertenza che dura da anni.

Non è possibile che un’azienda che opera in un settore delicatissimo, come quello dell’assistenza alla persone più deboli della popolazione, e che è convenzionata e finanziata dalla Regione Sarda, assuma atteggiamenti così tracotanti e prepotenti, accanendosi contro l’anello più debole.

Non conviene certamente a nessuno, tanto meno ad un’azienda di tal fatta, spostare il confronto dalla normale dialettica sindacale a quella dei licenziamenti e dei provvedimenti giudiziari.

La CISL farà di tutto perché l’azienda ritiri il provvedimento e chiede anche all’assessore alla sanità, sulla base di quanto siglato nel verbale del 11 giugno 2012, di intervenire, con la sua autorevolezza. sull’azienda per ridurla a più miti consigli.

Ai lavoratori assicuriamo la nostra totale solidarietà e il massimo impegno, sul piano politico e giudiziario.

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