08/12/2005
Previdenza complementare: il seminario della Cisl di Cagliari del 7 dicembre.
Nella sezione documenti il testo del decreto del Governo. Nei prossimi giorni il testo delle comunicazioni dei relatori.

Previdenza complementare: il seminario della Cisl di Cagliari del 7 dicembre.
A Cagliari il 7 dicembre, organizzato dalla Cisl cagliaritana, si è tenuto il seminario sulla previdenza complementare.Nell'introduzione ai lavori il segretario territoriale Fabrizio Carta ha spiegato le ragioni dell'iniziativa e ha collegato la problematica alla realtà cagliaritana e sarda (fatta di tanto lavoro precario). Ha inoltre sostenuto che il sindacato ha un debito nei confronti delle generazioni più giovani che hanno subito i riflessi delle pur necessarie riforme della previdenza degli anni novanta. In particolare l'introduzione del metodo contributivo nel calcolo della pensione determina un tasso di sostituzione pensione/stipendio, molto basso, specie per i giovani e per gli atipici.Valeria Picchio dell'INAS nazionale ha spiegato ai cento delegati sindacali presenti, le novità introdotte nella riforma, la cui decorrenza partirà dal 1 gennaio 2008. Ha evidenziato i problemi e le prospettive in una relazione molto chiara e sintetica, nonostante la difficoltà della materia. L'INAS insieme alla Cisl svolgerà un formidabile compito di promozione e di rilancio della previdenza complementare, assolutamente necessaria, pur nella volontarietà dell'adesione individuale.Non farla partire sarebbe un regalo per le aziende.La Picchio ha inoltre illustrato le novità sul trattamento di fine rapporto, chiarendo dubbi e incertezze.Successivamente è intervenuto Pasquale Natilla dell'UNIPOL che ha sottolineato l'esigenza di un salto culturale rispetto ai problemi della previdenza.Il segretario generale della Cisl Sarda Mario Medde ha parlato della specificità sarda, fatta di un tessuto sociale molto povero. I problemi, a detta di Medde, devono essere affrontati non con la logica meramente contabile del pareggio di bilancio, ma in un’ottica di difesa delle condizioni di vita e di reddito del lavoratore.Infine il segretario confederale Pierpaolo Baretta, protagonista della trattativa con il Governo sulla questione previdenza complementare, ha definito l'atteggiamento del Governo "luciferino" perché ancora una volta ha rinviato ad un'altra legislatura scelte fondamentali come quelle della previdenza, lasciando irrisolti nodi che verranno al pettine e danneggiando così i lavoratori, in particolare i più giovani.Problemi che dovranno essere affrontati con il prossimo Governo, di qualunque colore sia. E per questo il sindacato e la Cisl devono si protestare, come fatto nel recente sciopero generale, ma anche avere una proposta concreta sui temi fondamentali:- la riforma della riforma previdenziale, che anch'essa - guarda caso - avverrà con decorrenza 2008- la riforma fiscale-la riforma del mercato del lavoro, che va rivista e completata.Sulla previdenza complementare, ha aggiunto Baretta, non bisogna perdere tempo, ma far partire, da subito, una campagna promozionale che spieghi bene agli iscritti e ai lavoratori la necessità dell'adesione alle forme negoziate della previdenza complementare.

a cura della UST CISL Cagliari