06/07/2012
Comune di Cagliari: confronto sulla programmazione dei cantieri comunali.
Incontro con Comune di Cagliari Cantieri regionali di lavoro.

In data odierna, su convocazione dell’assessore al Personale del Comune di Cagliari Luisa Sassu, si è tenuto un incontro per esaminare la problematica “Cantieri Regionali di Lavoro ex legge regionale 11/88” e la futura programmazione dei fondi assegnati dalla Regione Sarda al Comune per il 2012, che assommano ad € 2.227.000, incrementabili di un 10% con fondi comunali.
I cantieri regionali, previsti dalla legge citata e ripresi in tutte le finanziarie successive, hanno lo scopo di dare un’occupazione a lavoratori disoccupati, scelti, normalmente, attraverso i criteri previsti della legge 56/1987 e con convenzioni stipulate tra i Comuni ed i Centri servizi lavoro, con una riserva per casi particolari segnalati dai servizi sociali che, nel caso di Cagliari, è del 10%.
Si tratta, dunque, di uno strumento che ha avuto nel corso degli anni finalità in parte assistenziali, garantendo tuttavia occupazione, sia pure a tempo determinato, a tanti lavoratori. Spesso si sono innescati meccanismi di aspettative di stabilizzazione, specie per coloro che sono nel circuito da tanti anni, che però oggi sono sicuramente fuori luogo.
Possono accedere ai cantieri regionali di lavoro, secondo la più recente circolare della Regione, tutti i disoccupati, con preferenza per coloro che sono tali da più di due anni, per i disoccupati di lunga durata e per le donne. E’ anche possibile che la gestione dei progetti sia fatta, anziché in via diretta dal Comune di Cagliari, anche attraverso convenzionamento con soggetti imprenditoriali e con cooperative sociali. Anche in questo caso, però, per il reclutamento del personale, sarà necessario ricorrere a criteri oggettivi ed al contenuto della Convenzione.
Il Comune di Cagliari, in questa fase, ha programmato le risorse del 2011 in 24 schede progetto, delle quali 5 in esecuzione, per un totale di 116 lavoratori dei quali 38 già avviati.
I progetti, nei quali trovano posto anche i lavoratori segnalati dai servizi sociali nella misura del 10%, sono di diverso tipo, in parte riservati a disoccupati in possesso di adeguato titolo di studio, in parte a servizi di guardiania o custodia.(vedi allegato).
Per quanto riguarda i fondi del 2012, programmabili entro dicembre, l’assessore ha annunciato che, in via sperimentale, il 50% dei progetti verrà gestito direttamente, l’altro 50% potrebbe essere svolto, invece, con affidamento a soggetti imprenditoriali o cooperative sociali.
La segreteria della CISL ha indicato come prima via per identificare il contenuto dei progetti quello di considerare la realtà e la specificità dei disoccupati della città di Cagliari: la crisi colpisce in particolare i settori del commercio, dei call center, dell’edilizia ma è anche forte la disoccupazione intellettuale e giovanile. Inserire sia pure in lavori a tempo determinato queste categorie, significa rispondere alle esigenze delle tante persone in difficoltà nella città.
Altrettanto valida è la proposta di utilizzare l’affidamento dei progetti, almeno in parte, a soggetti imprenditoriali, in modo da far crescere la cultura del lavoro nei disoccupati.
Altra opzione è quella di scegliere materie che possano interessare anche l’amministrazione, non nell’ordinario ma per progetti straordinari, come, ad esempio, il settore dell’evasione dei tributi (IMU etc.), dove potrebbero essere impegnati lavoratori di buona qualificazione professionale.
Infine, anche nel caso di affidamento del progetto a soggetti imprenditoriali, occorrerà stabilire procedure e criteri della massima trasparenza e che siano in linea con la normativa di legge. Per questo, il sindacato si è reso disponibile ad un confronto congiunto, anche con la partecipazione della Provincia e dei Centri servizi lavoro.
Sul precariato storico, è opportuno avere una certa attenzione, in specie per le persone di età avanzata che, difficilmente, potrebbero ricollocarsi nel mondo del lavoro, in altro modo.
Sui diversi aspetti, si sono registrate convergenze sia da parte dell’assessore, che da parte del dirigente il quale ha dichiarato di aver registrato le osservazioni ed i suggerimenti sindacali, anche ai fini della modifica della convenzione, ormai scaduta da tempo. Per quanto riguarda i precari storici, l’assessore si è mostrato disponibile a prendere in considerazione la vicenda, anche con progetti ad hoc
In conclusione, si è trattato di un utile confronto al quale, però, devono seguire ulteriori momenti di approfondimento. Le risorse a disposizione sono, naturalmente, solo una piccola boccata d’ossigeno, ma vanno valorizzati ed utilizzati al meglio.

In allegato le schede dei progetti del 2011 in corso di esecuzione.
Cordiali saluti.

Il Segretario Generale
Fabrizio Carta