19/07/2012
Ammortizzatori sociali in deroga: non sono ancora sbloccate le determine ferme in assessorato. Forti pressioni sindacali per sbloccarle, dopo l'accordo tra Regione e Ministero.
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA

In data 19 luglio, si è tenuto un incontro tra CGIL CISL UIL regionali e l’assessore Liori per esaminare la situazione dei pagamenti degli assegni degli ammortizzatori sociali in deroga.
Una situazione assurda che, nonostante le manifestazioni, le proteste e le promesse dell’assessore Liori e del Presidente Cappellacci, vede ben 6900 pratiche ferme in Regione, a causa della mancata firma da parte dei dirigenti dell’assessorato al lavoro.
Dall’incontro si attendeva una risposta definitiva che sbloccasse l’impasse e l’assessore (assente Cappellacci) consegnava alla delegazione sindacale la copia di un accordo tra Ministero del lavoro e assessorato al lavoro regionale che, tra l’altro, prevede l’assegnazione di 90 milioni di euro per pagare gli i sussidi.
Nonostante questo accordo, rifugiandosi dietro una presunta mancata firma da parte del Ministero, l’assessore rifiutava di dare l’input di firmare le delibere, ferme in assessorato, con grave danno per i lavoratori, moltissimi dei quali privi di qualunque risorsa, dal mese di gennaio.
I segretari regionali e l’intera delegazione hanno protestato vivacemente, sentendo per le vie brevi, sia il presidente Cappellacci, sia i responsabili del ministero del lavoro. La sensazione era quella che i componenti della Giunta Regionale siano intenti a farsi i dispetti l’un con l’altro, dimenticandosi dei veri problemi della Sardegna e dei lavoratori, ridotti alla fame.
Al termine di una serie concitata di interventi e consultazioni, arrivava la notizia che la Fornero avrebbe firmato, ufficialmente, l’accordo nella mattinata del 20 luglio e,contestualmente, il dirigente dell’assessorato al lavoro avrebbe firmato le delibere ferme.
Veniva anche fissata un’altra riunione per stasera con il Presidente Cappellacci.
Lo sblocco delle delibere è un fatto positivo, ma ora si riverserà sull’INPS una mole di lavoro enorme, che non potrà essere svolta celermente, se non con un impegno straordinario da parte dell’Istituto previdenziale e con la creazione di una task force, come da noi proposto da tempo.
NOTA A CURA CISL CAGLIARI