09/08/2012
Troppa confusione nella riforma della regione: intervengono la FPS e la CISL sarda,
NOTA FPS E CISL SARDA

La riforma della legge regionale 1/1977 (struttura e competenze degli assessorati) e' fondamentale per dare efficacia
alla Regione e affrancarla alle rendite di posizione della politica
Nel dibattito e nelle proposte delle riforme istituzionali e organizzative che la Giunta Regionale e il Consiglio stanno valutando manca, come più volte denunciato, un quadro organico e armonico che ridefinisca tutto il sistema istituzionale e
organizzativo della Regione.
Infatti all'attuale quadro confuso delle riforme istituzionali (revisione dello Statuto, Statutaria e legge elettorale), necessita
di un disegno più complessivo e di una strategia in grado di evitare uno "spezzatino" riformistico che contraddice la razionalità necessaria a garantire l'efficenza del sistema regione e un rapporto corretto con gli enti locali.
E' indispensabile dunque comprendere la coerenza normativa tra legge elettorale, forma di governo, ruolo dell'ente intermedio, nuova organizzazione della Regione e le competenza da sollecitare in un nuovo Patto costituzionale tra Stato
e Regione.
Un aspetto del tutto trascurato e che il sindacato sollecita e' tra le altre questioni, la profonda revisione legge 1/1977
che disciplina le strutture e le competenze degli assessorati dell'Ente.
Infatti da tempo la struttura e la stessa funzionalità' delle complesse realtà' assessoriali, sia al centro che nella periferia,
richiedono una modernizzazione e forte rilancio, considerato che sono mutate le deleghe istituzionali e le stesse funzioni
vanno accorpate o meglio razionalizzate.
Analogo discorso vale per il sistema di enti e agenzie, come ad esempio quelli agricoli e di ricerca, dove oltre a perdere
dinamismo su strutture di eccellenza, come quelle riguardanti il sughero e il cavallo, sono stati prodotti in questi anni
danni enormi ai territori e i lavoratori stessi.
Per quanto riguarda il sistema degli assessorati serve una profonda riorganizzazione per dare velocità alla spesa e alle
procedure, investendo su una riqualificazione e valorizzazione di tutta la risorsa umana.
Gli esempi sono molti e tutti dimostrano che le competenze non sono integrate e unitarie e che spesso la stessa materia
viene seguita da diversi assessorati con ovvie difficoltà e ritardi, sia nelle procedure interne che esterne.
Quello che invece emerge dalle stanze della politica e' solo un fermento intorno alla legge elettorale, che sganciata da
una valutazione di sistema e di esigenza di riforma della Regione, rischia di risolversi in una mera conservazione di posizioni
e di rendite, mentre su Statuto, riforma della regione e degli assessorati non si vede ancora un disegno adeguato
alle necessita' della Sardegna.
La Regione infatti, per responsabilità della rappresentanza politica e di Governo e' allo stesso tempo epicentro e causa
della crisi dell'Isola, sia per non aver saputo gestire in questa legislatura il confronto stato regione ( patto di Stabilita
vertenza entrate e riconoscimento insularità) sia per non aver sinora avviato quella fase Costituente indispensabile per
modernizzare la massima istituzione regionale, e con essa l'attuazione di un federalismo interno nella Sardegna, ridefinendo
i rapporti e le funzioni degli enti locali e della stessa Regione.
IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP
(Davide Paderi)
Il SEGRETARIO GENERALE CISL
(Mario Medde)