Energia. La Flaei Cisl si schiera a sostegno dello sviluppo della Sardegna
Governo e Istituzioni locali garantiscano occupazione, tutele ambientali e un'equa remunerazione per le imprese
Roma, 31 agosto 2012 - La protesta dei Lavoratori della Carbonsulcis ha, tra gli altri meriti (primo fra tutti la difesa del lavoro e dello sviluppo), quello di aver riportato alla ribalta la drammatica condizione energetica italiana, resa tale da anni di miopia e di illusioni.
Miopia della politica che, sottomettendosi alla moda del "libero mercato", ha rinunciato a pianificare lo sviluppo elettro-energetico italiano, costringendolo in ambiti di speculazione e di solo business, piuttosto che sfruttare le opportunità che poteva fornire per lo sviluppo.
Da sempre sosteniamo l'utilizzo delle risorse energetiche nazionali, prima fra tutte il carbone, a partire da quello del Sulcis, che, oltre a risolvere i problemi della miniera sarda potrebbe contribuire a risolvere quelli atavici di ALCOA e Euroalluminia. Inoltre, alleggerirebbe le bollette degli italiani.
Spesso, siamo rimasti soli di fronte al conformismo ambientalista, all'ostracismo di Sindaci e Enti Locali, a scelte politiche e di governo discutibili che andavano in tutt'altra direzione.
Oggi sono tanti quelli dell'ultima ora che esprimono solidarietà e si mostrano accondiscenti a fronte della drammatica protesta dei Lavoratori della Carbosulcis.
La FLAEI CISL, invece, è sempre stata favorevole al carbone, in modo compatibile con l'ambiente (perché questo è possibile), e si è sempre schierata a favore di tutti i progetti credibili e sostenibili: Torrevaldaliga nel Lazio, Vado Ligure in Liguria, Porto Tolle nel Veneto, Rossano Calabro e Saline Joniche in Calabria, Fiume Santo e Sulcis in Sardegna.
Per questo, forti della nostra coerenza, anche per contribuire ad evitare drammatizzazioni e strumentalizzazioni, non ci limitiamo alla semplice solidarietà ai Lavoratori di quella realtà ma daremo, insieme alla Cisl, il nostro convinto sostegno per una soluzione possibile e praticabile.
Progetti per l'utilizzo del carbone Sulcis possono essere validi solo se Governo e Istituzioni locali opereranno in modo convinto affinché gli investimenti garantiscano occupazione, tutele ambientali e un'equa remunerazione per le Imprese.
Al riguardo, si rende necessaria una riforma del mercato elettrico che, pur sostenendo lo sviluppo delle Fonti Rinnovabili (in modo compatibile e controllato), impedisca la penalizzazione degli impianti produttivi tradizionali (primi fra tutti quelli a carbone), che sono gli unici in condizione di garantire una erogazione democratica e sicura di energia elettrica a prezzi competitivi per le Imprese e accessibili per le Famiglie, oltre che in linea con gli standard europei.
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