OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI.
La Provincia di Cagliari ha presentato i dati raccolti attraverso il SIL sardegna relativi al mercato del lavoro della provincia cagliaritana.
I dati salienti sono:
- Gli iscritti ai servizi del Lavoro (oltre 125000) sono aumentati in media annua del 5,3%.
- Tra di essi cresce il numero dei disoccupati, rispetto agli inoccupati.
- Il livello di istruzione, tra gli iscritti ai CSL, è piuttosto basso, mentre si è ridotto il gap a sfavore delle donne.
- Il saldo tra avviamenti e cessazioni è negativo per oltre 3000 persone.
- diminuiscono i lavoratori a tempo indeterminato, rispetto a quelli a tempo determinato. Si perpetua quindi la precarizzazione del lavoro a Cagliari.
- L'instabilità del lavoro riguarda in specie le donne ed i laureati.
- Il lavoro domestico è il settore con la più alta quota di rapporti a tempo indeterminato: conseguenza è che l'unico settore con significativo saldo occupazionale attivo è quello dei servizi alle famiglie.
- Retrocedono invece i settori del commercio, delle costruzioni e dell'industria.
Un quadro veramente drammatico che conferma quanto la Cisl di Cagliari scrive ed ha scritto anche nelle settimane scorse: La crisi colpisce, purtroppo, anche la provincia cagliaritana. E si consideri che i dati presentati dai CSL di Cagliari sono relativi al 2011, menre la crisi si è inasprita negli ultimi mesi.
Come sindacato, abbiamo fatto inserire nel lavoro il nostro punto di vista, con un breve documento unitario.
In sintesi è necessario dare ruolo ai servizi per l'impiego, puntando però su politiche di sviluppo per le quali occorre confrontarsi sinergicamente tra Enti locali, aziende e forze sociali.
Tutto ciò se si vuole dare risposte ai tanti disoccupati del Cagliaritano.
Infine è stata sottolineata l'esigenza di dare risposte ai circa 6000 lavoratori oggi in mobilità o in CIG in deroga, sia in termini formativi che di ricollocazione lavorativa.
