NOMINATA LA NUOVA SOVRINTENDENTE DEL TEATRO LIRICO DI CAGLIARI.
Reazioni negative del sindacato interno e di categoria contro la decisione del Sindaco, Massimo Zedda, di nominare la nuova sovrintendente, Marcella Crivellenti.
Al Teatro Lirico, le acque sembravano più serene, dopo i finanziamenti ottenuti dalla Regione Sarda ed in attesa della nomina del nuovo sovrintendente. Passo necessario, perché un Teatro non può certo operare bene e con successo, senza una testa pensante che programmi e proponga iniziative di rilancio.
Il Sindaco, diventato improvvisamente decisionista, tralasciando di consultare le decine di curricula pervenuti al CDA, ha deciso, motu proprio, di nominare Marcella Crivellenti (che neanche aveva avanzato la candidatura, almeno ufficialmente)persona che, in passato, aveva già dato prova di sè ( non proprio positiva) al Teatro, attraverso la gestone della biglietteria.
La RSU e le segreterie di categoria hanno già espresso perplessità rispetto alla nomina avvenuta sulla base della decisione unilaterale del Sindaco, avallata dal Consiglio d'amministrazione.
Certo, è bene attendere le mosse del nuovo sovrintendente, prima di completare il giudizio, ma un'osservazione la possiamo fare come CISL confederale di Cagliari.
Il Teatro avrà successo solo se sarà espressione del'intera città, delle forze sociali, dei lavoratori, degli utenti. Se invece si vuole gestire, senza condivisione, rischerà di essere nuovamente dilaniato da polemiche sterili che possono solo danneggiare la più importante istituzione culturale della città e, forse, della Sardegna intera.
Non vorremmo che il Sindaco, molto attento alla sua immagine pubblica, stia commettendo l'errore di voler fare tutto da solo, dimenticando la concertazione, promessa, a parole, ma non realizzata nei fatti.
Partito con slancio e con grandi affermazioni di voler concertare con le parti sociali e con il sindacato (confederale ??) le diverse politiche dela città (politiche sociali, dello sviluppo, culturali, della mobilità, del piano strategico dell'area vasta etc.), ora sembra limitarsi a dire: Mi avete votato, ora lasciate fare a me e non disturbate il manovratore.
Sappia il Sindaco che, a prescindere dagli orientamenti politici, la CISL starà, come sempre, attenta a giudicare sulla base della concretezza di quanto fatto. Non ci sono sindaci amici, ma solo Sindaci che vengono valutati per quello che fanno. Insomma, la democrazia non finisce il giorno delle elezioni, ma si deve manifestare giorno per giorno. Speriamo ancora in un ravvedimento operoso.
Nota a cura del segretario generale Cisl Cagliari Fabrizio Carta