17/10/2012
Per la CISL il Governo ed il Parlamento devono cancellare i tagli inaccettabili alla Scuola.
Manovra. Bonanni: “Governo e Parlamento cancellino i tagli inaccettabili alla scuola"

La Cisl appoggia la mobilitazione della categoria e ritiene che una correzione alla manovra sia possibile introducendo un sostegno agli incapienti, rivedendo le franchigie per le deduzioni fiscali per gli anziani, i portatori d'handicap, gli asili nido. Ma la riduzione dell'Irpef va confermata per rilancoare la domanda interna


Roma, 16 ottobre 2012. "Chiediamo al Governo Monti di cancellare i tagli inaccettabili sulla scuola. E se non lo farà il Governo ci dovrà pensare sicuramente il Parlamento ad eliminare un intervento davvero improponibile sulla scuola". Così il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni alla luce dei tagli annunciati nel ddl stabilità. "Non comprendiamo perché ci si continui ad accanire sulla scuola, che ha già pagato un prezzo altissimo al risanamento dei conti pubblici - ha sottolineato ricordando che "in tre anni sono state tagliate risorse per otto miliardi di euro". "Un fatto sotto gli occhi di tutti - aggiunge. E' arrivato il momento di pensare a investire sull'istruzione e la formazione, come altri paesi stanno facendo, anche in momenti di crisi come questo. Non si può accettare che si intervenga in modo unilaterale e pesante su materie contrattuali come l'orario di lavoro e le retribuzioni del personale della scuola. Ancor meno si può tollerare che mentre si fa questo, si impedisca di avviare la trattativa sugli scatti di anzianità, che permetterebbe di dare attuazione agli accordi fatti con noi dal precedente Governo. Per queste ragioni è ampiamente giustificata la mobilitazione della categoria, che trova il più convinto appoggio della Confederazione" ha aggiunto in riferimento allo sciopero indetto da Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu per il 24 novembre prossimo.

Quanto al complesso della manovra il Segretario della Cisl ha ribadito che "le misure fiscali adottate dal Consiglio dei Ministri segnano una nuova linea nella politica economica del Governo, dimostrando come sia possibile ridurre la tassazione a chi ha meno reddito e paga quanto dovuto al fisco fino all'ultimo euro". Sottolinea inoltre che "l'intervento del Governo può essere migliorato dal Parlamento senza ricorrere alla demagogia ed indicando come reperire le risorse necessarie alle variazioni da apportare alla legge di stabilità. La Cisl ritiene che una correzione alla manovra sia possibile ed equa introducendo uno strumento sociale a sostegno degli incapienti, ripristinando la non tassazione per le pensioni di invalidità e di guerra, rivedendo le franchige per le deduzioni fiscali delle spese relative alla cura degli anziani (badanti), all'handicap e ai minori (asili nido). Il risultato avrebbe il pregio di ridurre l'impatto sociale della manovra con un basso aumento di spesa da compensare con una significativa riduzione dei costi della politica, delle istituzioni e dei livelli ammnistrativi, anche a seguito del necessario ridisegno delle competenze tra regioni e stato centrale. Per questo è necessario confermare la riduzione dell'IRPEF e proseguire con l'obiettivo di una riforma fiscale complessiva che alleggerisca il peso del fisco, sui lavoratori e sui pensionati, sostenendo i reditti delle famiglie per rilanciare la domanda interna e l'economia dell'intero Paese".