18/10/2012
Teatro Lirico, polemiche e decisioni unilaterali non servono.
NOTA CISL CAGLIARI SU TEATRO LIRICO


La nomina del nuovo sovrintendente da parte del Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, sta suscitando un acceso dibattito, manifestazioni di protesta da parte dei sindacati interni, prese di posizione di esponenti politici di maggioranza e di opposizione.

La CISL di Cagliari è già intervenuta con una nota il 4 ottobre, (www.cislcagliari.it) il cui contenuto è assolutamente attuale anche dopo 15 giorni.

Il Sindaco, diventato improvvisamente decisionista (che ci sia un virus che si annida in certi scranni e che colpisce chi vi si siede?) ha deciso di testa sua ed ha rotto quell’atmosfera favorevole che si era creata, anche grazie ai finanziamenti che la Regione Sarda ha disposto a favore del Teatro Lirico di Cagliari.

Certo, senza una testa pensante che programmi e proponga iniziative di rilancio, il Teatro rischia di sprofondare nuovamente nel buio più totale: sono infatti molti mesi che il sovrintendente non c’è. Ma proprio per questo le scelte devono essere ponderate e cristalline, anche per non rimpiangere, magari, un passato neanche troppo glorioso.

Quello che tutti, in questa vicenda, sembrano dimenticare è che il Teatro non è di proprietà né del Sindaco, per quanto primo cittadino della città, né di consiglieri d’amministrazione, a volte troppo interessati dal lato personale o politico, né dei soli lavoratori, pur artefici importanti della più grande istituzione culturale sarda.

Il Teatro avrà successo solo se sarà espressione dell’intera città, o meglio dell’intera Regione, dei lavoratori, degli spettatori, che potrebbero essere non più i soliti abbonati, ma molti di più, se si attuasse una seria politica di decentramento.

Se invece si vorrà gestire il Teatro, senza condivisione, si rischierà solo di dilaniarlo con polemiche sterili e di paralizzarne l’attività.

La città, i lavoratori non hanno bisogno di tutto questo. Hanno bisogno di un Teatro che si integri con la città e che sia volano di sviluppo, anche economico. A che vale aver costruito il Parco della Musica, se poi non ci sono iniziative di nessun tipo ?

Da questo punto di vista, è molto grave l’errore commesso dal Sindaco che, dopo aver costruito una sua immagine sui “Media”, dimentica di praticare la concertazione e non solo nella questione Teatro. Partito con slancio e con grandi (teoriche) affermazioni di voler confrontarsi con le parti sociali e con il sindacato (confederale ?) sui problemi della città (politiche sociali, dello sviluppo, della cultura, della mobilità e del traffico, del piano strategico dell’area vasta), ora sembra limitarsi a dire: Mi avete votato, ora non disturbate il manovratore !! Ebbene, al di là della questione Teatro, sulla quale si auspica un ravvedimento operoso, sappia che la CISL starà come sempre attenta al merito e a giudicare in piena indipendenza di giudizio. Non ci sono Sindaci amici, ma sindaci che vengono valutati per quello che fanno, perché la democrazia non finisce il giorno delle elezioni, ma si pratica giorno per giorno.

Per quanto riguarda il Teatro, infine, il suo rilancio passa, come la CISL di Cagliari ha sempre detto, solo attraverso un impegno comune di forze sociali e istituzionali (tra le quali la Camera di Commercio, da sempre defilata) per ridefinirne il ruolo, come istituzione culturale sopraffina.

Le impuntature del Sindaco e le sue minacce di commissariamento ma anche le sterili polemiche, recano solo danni, che possono diventare irreversibili.

Cagliari 18/10/2012

Il Segretario Generale
Fabrizio Carta