08/11/2012
Non solo numeri: è il titolo di presentazione del dossier immigrazione 2012 della CARITAS.
DOSSIER CARITAS 2012 SULL'IMMIGRAZIONE. NON SOLO NUMERI

Il 31 ottobre, nel salone della Chiesa di Sant'Eulalia, si è svolta l'annuale presentazione del dossier Caritas 2012 sull'immigrazione. Ai lavori, coordinati dal giornalista Mario Girau, hanno partecipato Don Marco Lai, della Caritas di Cagliari, l'assessore alle politiche sociali del Comune di Cagliari, e diversi esperti nazionali di Caritas.
Alla Sardegna, il rapporto dedica alcune pagine, ricche di statistiche ma anche di considerazioni importanti per un fenomeno che, magari nella nostra Isola, non raggiunge cifre enormi, ma ha la sua rilevanza in termini demografici, sia sociali, sia economic.
Si pensi per esempio al fatto che,in Sardegna la popolazione è diminuita, nel 2011, di 484 unità, contro gli aumenti della stessa negli anni precedenti che superavano anche le 5000 unita: ciò per effetto proprio del fenomento migratorio che, però, nell'anno di riferimento del dossier, non è riuscito a compensare il saldo naturale, almeno a livello regionale.
Nella provincia di Cagliari, invece, a fronte di -81 di saldo naturale, si registra un saldo migratorio di +756.
Il dossier segnala "la demografia regionale è in stallo, nonostante l'apporto della componente straniera.". Naturalmente la crisi economica incide anche sull'immigrazione e perciò sono diminuiti gli arrivi: nel 2011 comunque, il trend occupazionale ha ricominciato a crescere, portando il totale degli occupati nati all'estero a 26691 (5,6% degli assicurati INAIL in Sardegna), anche se i dati sono differenziati per provincia (aumentano nelle provincie di SassarI - specie a Olbia - e in quella di Cagliari, diminuiscono negli altri comprensori).
L'occupazione degli stranieri si stratifica nei servizi (64,4%), nell'industria ( 23,1%), nell'agricoltura (8,3%). In genere però quasi sempre in piccole aziende sotto i 10 dipendenti.
La Romania è la nazione con maggior presenza percentuale nel mondo del lavoro.
La crisi influisce anche sulle rimesse all'estero, anche se l'importo complessivo rimane consistente,
Romania in testa, seguita dal Senegal, nella provincia di Cagliari.
Non conosce crisi invece la costituzione di imprese con titolare straniero, con una variazione percentuale del 5,5%. In ogni caso gli stranieri regolari stimati sono 39000 (0,8% sul totale nazionale), 2,3% sulla popolazione residente.
I numeri di Cagliari: sono 10322 i soggiornanti non Unione Europea con variazione positiva del 5,5% (Nella tabella allegata vi sono tutti i dati).
Infone, è stata sottolineata la rilevanza sociale e culturale della presenza degli immigrati, così utili sia per una giusta mescolanza di culture diverse che vengono in contatto, ma anche dal punto di vista economico/sociale: si pensi solo per un attimo alla presenza di tanti lavoratori e lavoratrici immigrati nell'ambito dei servizi socialie e nell'assistenza domiciliare che, in una provincia come quella di Caglairi, dove l'indice di vecchiaia sale sempre di più, sono essenziali.
E' stato ribadito l'impegno per il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati di seconda generazione e nell'assistenza ai rifugiati.
In allegato la parte del dossier che riguarda la Sardegna.