15/11/2012
CAGLIARI:SBAGLIATA LA SCELTA DELL’ALIQUOTA DELL’ IMU SUI CONTRATTI DI LOCAZIONE CONCORDATI
COMUNICATO STAMPA 16/11/2012

SBAGLIATA LA SCELTA DELL’ALIQUOTA DELL’ IMU SUI CONTRATTI DI LOCAZIONE CONCORDATI

Mentre è apprezzabile la scelta del Comune di Cagliari di fissare l’aliquota IMU sulla prima casa al 4,5 per mille, dalla previsione iniziale del 5 per mille, la CISL ed il SICET giudicano profondamente sbagliata l’impostazione data dalla Giunta e dal Consiglio Comunale di Cagliari, per i contratti di locazione concordati.

Infatti, coloro che affittano una casa con tale istituto sia a privati cittadini che a studenti, si vedranno applicare un’aliquota piuttosto elevata, pari allo 0,86%, con un incremento esponenziale rispetto al passato.

Era infatti prevista dalla precedente Giunta un’aliquota dello 0,25 che per i contratti concordati e dello 0,65 su quelli per contratti liberi e per locazioni a studenti.

Tale appesantimento dell’IMU non è soltanto un aggravio per i proprietari, ma rischia di non rendere più conveniente il ricorso al contratto a canone concordato, facendo lievitare ulteriormente i costi per gli inquilini e favorendo, per assurdo, lo stesso mercato del nero.

Del resto il presunto incremento di entrate, derivante dall’aumento dell’aliquota IMU su questo tipo di contratto appare ben poca cosa.

Infatti, calcolando che i contratti a canone concordato nella città di Cagliari siano al massimo mille, riducendo l’aliquota IMU di soli due punti , il mancato introito assommerebbe a circa 150/200 mila euro (somma certamente sopportabile per le casse del Comune capoluogo), ma vi sarebbe in contropartita un grande beneficio per il mercato degli affitti. Non si dimentichi che in città esiste un grave disagio abitativo, con 400 sfratti in corso per morosità, mille domande di case di edilizia residenziale pubblica e 800 domande per abitazioni a canone concordato e 850 domande per case-parcheggio.

Se si considera poi che in città vi sono migliaia di studenti pendolari, che alimentano il mercato della case affittate in nero, non era proprio opportuno disincentivare l’utilizzo del contratto a canone concordato: istituto firmato dal Comune e dalle associazioni dei proprietari e degli inquilini proprio allo scopo di favorire l’emersione dal nero e di calmierare gli affitti.

Non ci sembra opportuno che, per poche migliaia di euro, il Comune di Cagliari debba mettere a rischio un sistema consolidato, che andrebbe invece rafforzato. Ci auguriamo che la Giunta ed il Consiglio attuino un ripensamento su questo aspetto.

LE SEGRETERIE CISL E SICET CAGLIARI