05/12/2012
Rinnovato il CCNL Metalmeccanici firmato da FIM/CISL e UILM/UIL. 130 euro di aumento mensile.
Comunicato Stampa
CCNL: i lavoratori metalmeccanici hanno il nuovo contratto
Oggi, dopo quattro mesi di trattativa, senza un’ora di sciopero e prima della scadenza, è
stata raggiunta da FIM CISL e UILM UIL con FEDERMECCANICA-ASSISTAL, l’ipotesi di
rinnovo del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici 2013/2015. L’intesa interessa oltre
1milione e 600mila lavoratori metalmeccanici.
L’aumento medio salariale definito è di 130 euro. Ritoccata in alto anche la quota
dell’elemento perequativo - pari a 485 euro l’anno - destinata ai lavoratori che non godono
della contrattazione aziendale. Inoltre sono state aumentate le maggiorazioni per i turni
notturni, le indennità di trasferta e di reperibilità.
Sul fronte del welfare contrattuale, l’accordo prevede anche la crescita del contributo delle imprese al Fondo sanitario integrativo mèta Salute, che arriverà fino a 108 euro l’anno entro il 2015.
Importanti avanzamenti sono stati raggiunti anche sul piano normativo, in particolare sulla
tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi oggi pagati al 50% vengono innalzati all’80%; inoltre trascorsi 61 giorni, ogni nuovo evento viene considerato a se stante e quindi non cumulabile con le malattie precedenti, come era previsto nel vecchio contratto, la cui regola precedente che penalizzava le malattie brevi
effettuate nei tre anni è stata modificata: da oggi, infatti, sarà calcolata sull’anno, e prevede penalizzazioni a partire dal quarto evento breve (cinque giorni).
Sulla questione dell’orario di lavoro, si è realizzato uno scambio tra esigenze individuali dei lavoratori e le necessità di flessibilità aziendale richieste dal mercato, uno scambio
garantito da precise procedure. E’ prevista la possibilità di flessibilità in entrata e uscita dal lavoro che va incontro alle esigenze familiari. Vengono aumentati di 16 ore annue i limiti previsti oggi per l’orario plurisettimanale e lo straordinario, consentendo alle aziende un mix tra questi due istituti contrattuali (fino a 120 ore annue), ma con precisi limiti. Tale
ulteriore disponibilità viene retribuita con una maggiorazione del 58%. Inoltre, l’intesa amplia la possibilità dell’utilizzo individuale dei permessi (par) e consentito nei casi di malattie di figli o familiari di utilizzarli senza preavviso all’azienda.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, si è provveduto agli adeguamenti sollecitati dalla
recente riforma Fornero, in particolare sull’apprendistato e sui contratti a tempo determinato sono state introdotte nuove tutele. Sul part-time si è per la prima volta ottenuta la garanzia di accoglimento della richiesta dei lavoratori in materia, sia pure
nell’ambito del 4% della forza lavoro.
“L’intesa raggiunta oggi – commenta Giuseppe FARINA, segr. gen. FIM Cisl - rappresenta
un segnale positivo per il Paese. Da oggi i lavoratori metalmeccanici, malgrado la grave
crisi economica, avranno maggiori certezze salariali e di stabilità del lavoro, mentre le imprese potranno contare su relazioni sindacali più certe e significative che possono favorire e accompagnare la ripresa economica e il rilancio del Paese”.
Roma, 5 dicembre 2012 Ufficio Stampa FIM CISL