18/12/2012
Cantieri Comunali, il Comune di Cagliari prevede un'occupazione di circa 100 persone per una media di 12 mesi.
CANTIERI COMUNALI.

In un incontro tenuto il 17 dicembre al Comune di Cagliari, l'assessore al personale ha illustrato la programmazione dei fondi regionali (circa 2,2 milioni di euro) assegnati al Comune di Cagliari per la programmazione dei cantieri. L'occupazione sarà garantita in via prioritaria ai disoccupati di lunga durata, alle donne e comunque a persone che non godono di altri ammortizzatori sociali, attraverso la promozione di 5 cantieri comunali, a gestione diretta, così definiti:
- rilevazione dei pressi al minuto dei fitti della abitazioni .
- gestione integrata del sistema informativo territoriale azzeramento degli arretrati del condono edilizio).
- Conclusione della manutenzione dei locali di viale Colombo.
- Numero verde per servizio manutenzioni alloggi ERP.
- Indagine archeologica Capo Sant'Elia.
Per questi cantieri sarà bilanciata una somma di circa il 50% del totale e saranno gestiti direttamente dal Comune.
La restante somma sarà utilizzata attraverso l'affidamento, con gara ad evidenza pubblica, a cooperative sociali, sulla base di una concertazione con l'assessorato alle politiche sociali.
Per entrare nei cantieri(la pubblicizzazione avverrà nei centri servizi lavoro) occorre essere iscritti nelle apposite graduatorie e vi sarà una riserva del 10% per casi segnalati dall'assessorato alle politiche sociali.
Varrà la convenzione con i C.S.L.
In complesso, dunque,a valere sui fondi per il 2012 (da impegnare entro il 31 dicembre) si potrà garantire un'occupazione stimata in circa 100/120 persone contro le 117 dell'anno precedente.
Ai lavoratori si applicheranno i contratti edilizia, e servizi.
Come Cisl, abbiamo osservato naturalmente la limitatezza dei fondi che, per effetto delle norme regionali, sfavorisce le grandi città: si pensi che sul totale delle somme finanziate dalla regione, il 35% viene diviso per comune e solo il resto è diviso in relazione alla popolazione ed al numero dei disoccupati. Questo favorisce percentualmente i piccoli comuni.
Inoltre bisogna fare massima attenzione ai criteri di reclutamento, anche nel caso di affidamento alle cooperative sociali, per evitare guerre tra i poveri e rispettare l'imparzialità.
Favorevole il giudizio anche sulla ripartizione delle somme che, in parte, sono destinate a disoccupati con altra qualificazione professionale o laurea, dato l'alta percentuale di disoccupazione intellettuale.
In conclusione un intervento limitato ma positivo, da valutare meglio quando usciranno i bandi per il resto della somma.