13/01/2006
Ecoserdiana: l'incontro con l'assessore regionale all'ambiente. Confermati per ora i licenziamenti.
Due giorni di incontri e trattative per scongiurare i licenziamenti dei 27 lavoratori di Ecoserdiana, l'azienda che gestisce la discarica, oggetto di una procedura di mobilità.
Nel primo pomeriggio del 12 gennaio, dopo un'attesa di oltre due ore, che ha innervosito comprensibilmente gli animi dei manifestanti, finalmente l'assessore regionale all'ambiente, Tonino Dessì, ha ricevuto le segreterie di categoria e confederali, con una delegazione di lavoratori.
Va registrato il fatto che l'assessore, sottovalutando il rischio di licenziamento dei lavoratori, ha convocato l'incontro, dopo ben cinquanta giorni dalla richiesta.
Per la Cisl erano presenti i segretari della UST Fabrizio Carta e Mimmo Contu, Lella Pusceddu della FIT regionale e Robero Pes della RSA.
La delegazione sindacale ha illustrato la situazione di crisi dovuta ai ritardi nella mancata autorizzazione alla rimodulazione dellla discarica. Ritardo che crea incertezze e impedisce all'azienda di utilizzare al meglio i dipendenti, con grosse perdite economiche. Vi è l'impossibilità dell'azienda di utilizzare i dipendenti in altri appalti che, come è noto, sono già coperti anche per l'esistenza in categoria della clausola sociale che, in caso di acquisizione di nuovi appalti, obbliga l'azienda subentrante ad assumere i lavoratori del precedente appaltatore.
I progetti presentati dall'azienda sono innovativi, rispettosi dell'ambiente, prevedono un impianto di cogenerazione di BIOGAS ed hanno anche ricevuto l'approvazione da parte del Comune di Serdiana. Contrari alla rimodulazione sono invece gli altri comuni viciniori (Donori e Dolianova), mentre anche la Provincia si è dichiarata in una prima fase, contraria.
L'assessore all'ambiente ha dichiarato che non ci sono pregiudiziali rispetto all'approvazione del progetto ma che sono necessari i tempi tecnici (150 giorni totali), con interruzione però del termine ogni qual volta la Regione richiede ulteriore documentazione.
Di fatto i tempi rischiano di allungarsi all'infinito, anche per i ritardi della pubblica amministrazione e per la complessità della materia.
Vi è un contenzioso tra Regione e Azienda: da un lato la Regione sostiene che la domanda di rimodulazione è stata presentata in ritardo (di fatto novembre 2005), mentre l'azienda ha dichiarato, nell'incontro del 13 gennaio, di essersi mossa per tempo, fin dai primi giorni di giugno scorso. Inoltre, mentre, a detta dell'assessorato, l'impianto di BIOGAS può funzionare per altri sette anni, senza nuovi apporti di rifiuti, l'azienda afferma che esso potrebbe andare avanti per soli due anni.
Insomma un palleggiamento di responsabilità del quale rischiano di essere danneggiati solo i lavoratori che si trovano di fatto sul lastrico: infatti, in caso di applicazione della mobilità e quindi del licenziamento, i lavoratori sono assolutamente privi di ogni ammortizzatore sociale. Potrebbero essere inseriti nelle liste di mobilità, senza assegni.
Un territorio come il nostro non può permettersi altri 27 disoccupati, tutti lavoratori con alta professionalità ed esperienza e che hanno comunque fornito, in questi anni, un servizio pubblico impeccabile. E il fatto ancora più grave è che i licenziamenti avvengano in un settore che può essere fonte di ricchezza e di nuova occupazione.
L'assessore si è comunque dichiarato disponibile ad un confronto tecnico (Azienda, regione, Sindacati) per esaminare le possibilità di dare un ruolo all'Ecoserdiana nell'ambito del piano regionale dei rifiuti e di esaminare l'ipotesi di rimodulazione. Ha anche riconosciuto che ECOSERDIANA è un'azienda moderna con possibilità tecniche elevate e quindi in grado di ben integrarsi nell'ambito più generale. Inoltre. il Comune di Serdiana, sul cui territorio insiste la discarica, ha annunciato che porterà la questione all'interno dell'Unione dei Comuni (oltre Dolianova, Serdiana e Donori, di essa fanno parte Selegas, Barrali e Settimo San Pietro).
Infine, la prossima settimana, si riunirà nuovamente la commissione ambiente della Provincia di Cagliari per ridiscutere l'argomento.
Nell'incontro del 13 sera, l'azienda, pur prendendo atto dei tentativi e delle iniziative intraprese da CGIL CISL UIL, tendenti a risolvere la complessa problematica, ha inteso confermare la procedura di mobilità che si è chiusa con un verbale di mancato accordo. Quindi, entro trenta verrà disposto un incontro all'assessorato al lavoro, per ulteriori momenti di mediazione.
Nel frattempo, continua lo stato di agitazione dei lavoratori.
nota a cura delle CISL di Cagliari